2014
CN24, il pagellone di mercato: Empoli
Poche trattative, l’Empoli ha deciso di puntare su un gruppo rodato
CORSI E RICORSI – In un clima di spending review c’è una squadra in Serie A che fa da modello da molti anni a questa parte, si tratta dell’Empoli. Empoli è una cittadina di nemmeno cinquantamila abitanti, il che la fa diventare la seconda compagine in Serie A con la popolazione minore nonché una delle due a non essere capoluogo di provincia (vedi Sassuolo). Tutti record anche abbastanza inutili se non si coniugano con i risultati, che però arrivano: quella corrente è la decima stagione dell’Empoli in Serie A, l’ottava con al timone Fabrizio Corsi, l’uomo che ha iniziato una vera e propria rivoluzione felice nella landa del carciofo. Mentre le big parlano di programmazione, a Empoli la fanno come minimo dal 1992, tirano fuori sempre giovani interessanti dal proprio vivaio e poi li vendono al miglior offerente. Questo calciomercato è stato un po’ particolare, visto che i soldi in entrata e quelli in uscita sono zero, se si escludono i riscatti delle compartecipazioni. Attenzione però perché l’Empoli non è rimasto a guardare, ha preso in prestito molti giovani interessanti e ha chiuso pure qualche colpo d’esperienza, nonostante tutto questo non possa garantire la salvezza, ovviamente. Qualcosa in più a dire il vero si poteva fare, ma la società ha deciso di non svenarsi dietro ai possibili affari in entrata e quindi la rosa perlopiù è rimasta la stessa dell’anno scorso.
IL MIGLIOR ACQUISTO – L’Empoli nella sessione estiva si è limitato a puntellare la squadra, senza cercare il colpo a effetto ma continuando con l’ossatura che molto bene ha fatto in Serie B nelle ultime due annate. I ragazzi di Sarri giocano a memoria ma per la Serie A serviva un pizzico di fantasia e imprevedibilità in più soprattutto nella zona nevralgica della trequarti, dove prende vita il gioco del mister aretino. Lì è arrivato Simone Verdi in prestito (era a Empoli anche l’anno scorso) e questa potrebbe essere l’annata della sua consacrazione, ma soprattutto il vero colpo è stato Piotr Zielinski. Il polacco è stato acquistato a titolo temporaneo dall’Udinese, è solamente un classe 1994 nonostante abbia già giocato e segnato in nazionale e il suo curriculum vanti quasi venti gare in A coi friulani. Potrebbe essere la sua stagione per conquistarsi un posto nell’udinese che verrà ma deve sfruttare ogni singolo minuto che gli concede Sarri: la qualità non manca, vedremo se l’ex Zaglebie Lubin riuscirà a farsi valere.
LA PEGGIOR CESSIONE – Gli arrivi a Empoli sono stati maggiori delle cessioni. Oltre ai riscatti e alla conferma di Maccarone e Verdi abbiamo il già citato Zielinski ma pure Perticone, Bianchetti, Vecino, Sepe, Laxalt, Aguirre e Radonjic: Per la prima volta dopo molti anni l’Empoli non ha battuto cassa cedendo subito un pezzo pregiato del vivaio, anche se per il caso Rugani bisogna aprire una parentesi a parte. Se proprio si deve trovare una pecca sul fronte cessioni, non è facile perdere con la promozione in Serie A due colonne della difesa come Accardi e Pratali (entrambi svincolati, il primo ora è nello staff empolese). Non che il loro apporto in campo fosse stato di importanza cruciale nelle annate in B ma comunque sono due uomini spogliatoio e in A avrebbero fatto comodo per dare esperienza e fare da chiocce a un reparto sì affiatato ma parecchio giovane come la difesa dell’Empoli.
LA POSSIBILE SORPRESA – A proposito di difesa, il colpo migliore è aver tenuto almeno per un’altra stagione Daniele Rugani. Nato a Lucca e cresciuto nelle giovanili empolesi, è emigrato verso la Juventus poche stagioni fa salvo poi tornare nel 2013-14 e guadagnarsi la stima degli addetti ai lavori – e di Conte, vedrete. Rugani è un difensore come non se ne vedono molti in giro, specialmente italiani: sbaglia poco e difficilmente non fa la cosa giusta, sa tenere la marcatura e lavora bene pure con il fisico. La Juventus ha fatto un gran colpo ma è l’Empoli che quest’anno deve riuscire a salvarsi anche con un classe 1994 del genere, che mostra già un gioco da veterano. L’impatto con la Serie A potrebbe scalfirlo ma Rugani ha carattere e potrebbe diventare una piacevole sorpresa. D’altronde è uno dei giocatori dal talento più lampante usciti dalle giovanili azzurre, assieme a Riccardo Saponara, per il quale il ds Carli ha lavorato a lungo ma invano.
VOTO 5.5 – Per i pornografi del calciomercato, quelli che sono sempre alla ricerca di nuovi acquisti o cessioni o ufficialità varie, l’Empoli è stato una mosca bianca delle trattative. Quasi sempre in disparte, si è concentrato più sul gioco che sull’Ata Hotel, quindi non stupisce se quasi l’intera rosa è stata riconfermata. Saranno pronti questi giocatori per la Serie A? Difficile che Maccarone e Tavano non siano all’altezza di una competizione che li ha visti protagonisti a lungo, però magari un colpo in più in attacco non sarebbe stato male considerando che Mchedlidze a Udine non ha stupito. Detto di Saponara, in difesa comunque si poteva fare un briciolino di più andando a pescare un altro giocatore esperto, magari per dare un cambio a Laurini nel ruolo di terzino destro; buona l’idea di dare spazio a un portiere interessante come Sepe. L’unico reparto davvero completo è il centrocampo, anche se dei tre principali nuovi arrivi solo Vecino sembra poter giocare titolare, con Laxalt e Guarente a guardare. Insomma, bene ma non benissimo, la sufficienza non c’è perché alla prima occhiata la rosa pare incompleta: con due colpi in più, forse l’Empoli avrebbe potuto stupire. L’amore degli empolesi però è altissimo, superato il record storico di abbonamenti: l’entusiasmo di certo non manca.