Osvaldo: «Voglio restare a lungo qui» - Calcio News 24
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2014

Osvaldo: «Voglio restare a lungo qui»

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L’attaccante scatenato: «La squadra è affamata e io cerco stabilità»

INTER OSVALDO – In gol al debutto con l’Inter nella sfida dei playoff di Europa League contro lo Stjarnan, Pablo Daniel Osvaldo ha le idee chiare sulla strada da seguire nella prossima stagione: «Zero chiacchiere, che poi a parlare troppo ci si porta anche sfiga. Amiamo i fatti, come dice spesso Mazzarri», ha dichiarato l’attaccante nerazzurro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato anche dello stesso allenatore, che lo voleva da anni: «Così mi dicono… A parte gli scherzi: iniziare in un posto nuovo con un tecnico che ti ha fortemente voluto, beh, è bello. E stimolante: devi dimostrare di meritare la fiducia e che lui non si è sbagliato. Cosa mi piace di lui? Il carattere. E mi ci trovo bene a lavorare sul campo».

LE INGIUSTIZIE – Osvaldo, il quale ha ammesso che l’etichetta di bad boy all’inizio lo faceva arrabbiare, mentre ora ci ride su, ha spiegato che le sue reazioni sono legate sempre e solo alle ingiustizie: «Io sono normalissimo, uno al quale fa imbestialire una sola cosa: l’ingiustizia. Non la sopporto, e se la vedo perdo la testa. Ho sempre reagito alle ingiustizie, passando anche dalla parte del torto: esagerando. Ora sto imparando a tranquillizzarmi». Ma la carriera di Osvaldo è caratterizzata da reazioni, in campo o dietro le quinte, che poi preludono ad un trasferimento: «Che vuol dire? Che in campo puoi dirmi veramente di tutto. Non mi frega niente. Ma fuori, beh, lasciami stare. Fuori sono Daniel e tutto ciò che è sono fatti miei e non ci devi entrare. Perché ho cambiato tante squadre? Perché un po’ è andata così, un po’ non lo so e non mi piace guardare indietro. Va come va, e sono contento comunque del percorso fatto. Esperienze. Ora, però, all’Inter vorrei starci un bel po’ di tempo».

IL CAMMINO – Appassionato di rock, Osvaldo ne trova gli elementi anche nell’Inter, che non deve però guardare troppo avanti: «L’importante è picchiare duro, in senso buono, e stracorrere. Poi le qualità vengono fuori. E sì, siamo anche tipi affamati: penso che Mazzarri abbia guardato pure questo. Pensare di fare bene e… meglio è d’obbligo. L’Europa League dà l’accesso ai preliminari Champions? Pensiamo all’oggi. Oh: intanto che si fa con l’Ucraina? Lì sparano eh…».

NER…AZZURRO – Osvaldo, che non dà lezioni per vincere scudetti, ma sottolinea l’importanza della mentalità vincente, ha parlato a tal proposito del rapporto con Antonio Conte: «Anche con Conte ho un rapporto ottimo: i temi del carattere da mettere in campo sono gli stessi. Senza di lui la Juventus avrà meno fame? Non credo. La Nazionale? Davvero bello poterci tornare», ha spiegato Osvaldo, che ha parlato anche dell’attacco nerazzurro e, a proposito di centravanti, di Batistuta: «Icardi è fortissimo, un vero killer: ci troviamo benissimo. Poi manca Rodrigo: un campione. Lavezzi? Pocho è Pocho ma non chiedete a me… Esultanza alla Batistuta? Sa che l’ho conosciuto due mesi fa per la prima volta? Ho letto la sua storia delle gambe, mi ha colpito. Ci siamo trovati in aereo, gli ho chiesto di fare una foto: sembravo un bambino anche lì, come con Maradona. Idolo assoluto. La mitraglia, in suo onore, è pronta».