2014
Dodò: «Inter nel mio destino»
Il terzino ha rivelato: «Ausilio mi seguiva da tempo»
INTER DODO’ – La rottura del crociato a 19 anni ha accelerato la sua maturazione, ma Dodò, che da ieri è ufficialmente un acquisto dell’Inter, dato che bastava una presenza in partite ufficiali, vuole continuare a crescere: «Lì per lì non so cosa sia, mi spavento, poi faccio i controlli e quasi mi viene da piangere. Sa chi c’era quel giorno allo stadio? Piero (il dt Ausilio, ndr) era in tribuna al fianco di Juan Jesus, allora ancora dell’Internacional e quel giorno credo squalificato. Juan sarebbe poi venuto in nerazzurro a gennaio, ma insomma l’Inter mi stava seguendo. Era destino il fatto che prima o poi sarei venuto qui», ha dichiarato il terzino nerazzurro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
L’AMICO FUORICLASSE – Dodò, che ha giocato nell’Under17 verdeoro con Casemiro, Fernando, Coutinho e Neymar, ha parlato proprio del fuoriclasse del Barcellona: «Siamo amici d’infanzia. A 8 anni giocavamo a calcio a cinque insieme, eravamo vicini di casa: sempre stato incredibile. Ora, dopo l’infortunio, so che sta bene. Pochi mesi fa sono andato a trovarlo a Barcellona, nella sua casa: amo viaggiare».
GLI OBIETTIVI – Inevitabile il riferimento all’esperienza nella Roma e al rapporto con Walter Mazzarri, da cui st cercando di imparare anche per ritagliarsi un posto nella Seleçao: «Evidentemente sono state fatte certe scelte. Garcia? Se non avesse creduto in me non mi avrebbe fatto giocare così tanto in giallorosso. Cosa mi sta insegnando Mazzarri? A entrare in area: non ci ero abituato. Obiettivi? Non parliamo di scudetto, ora dobbiamo preparare il debutto in Serie A e accogliere al meglio i nostri tifosi per il ritorno contro lo Stjarnan».