2014
GdS: in USA ora studiano il Napoli
Il calcio del terzo millenio: ricerca e tecnologia.
CALCIO INFORTUNI – Il calcio in continua evoluzione: innovazioni non solo tattiche e societarie, ma anche mediche, perché l’analisi del Dna in futuro potrà dire quale giocatore rischia di farsi male, come abbattere i tempi di recupero dopo un infortunio, mentre la tecnologia può aiutare nella ridefinizione del lavoro.
IL DNA – Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, è in corso uno studio della Temple University di Filadelfia con la collaborazione dello staff medico del Napoli per capire attraverso lo studio del Dna le caratteristiche genetiche degli atleti che hanno maggiori ricadute per scoprire predisposizioni a lesioni muscolari. «Verranno prese in considerazione tutte le tipologie di atleta dai giovani alle prese con la prima visita d’idoneità medico sportiva fino ai giocatori della prima squadra del Napoli», ha dichiarato il dottor Alfonso de Nicola, che fornirà i campioni di Dna e che ha aggiunto: «L’intenzione è quella di applicare allo sport un tipo di indagine e diagnosi che possa prevenire i danni che colpiscono l’atleta nel momento massimo dello sforzo. Ma cercheremo di individuare e creare anche delle terapie personalizzate per correggere il danno». Il medico azzurro ha spiegato poi la scelta del Napoli: «È una società che ha dimostrato di avere tecnologicamente una serie di professionalità che lo ha portato a essere tra le squadre meno danneggiate fisicamente, nonostante l’alta intensità degli impegni. De Laurentiis è stato chiaro: vuole che la società faccia da modello anche nell’avanguardia tecnologica».
RECUPERO FAST – Via libera poi al trattamento con il PRP, plasma arricchito di piastrine ottenuto dalla centrifugazione del sangue dello stesso atleta, che non è più considerato doping, ma che permette di rigenerare il tessuto lesionato. L’ultimo ad usufruirne è stato Arturo Vidal a maggio, ma ne ha usufruito anche Francesco Totti.
LA TECNOLOGIA – Spazio poi all’utilizzo dei gps per monitorare il lavoro dei giocatori e la loro condizione, ma anche delle telecamere per ottimizzare i metodi d’allenamento e migliorare le performance degli atleti.