2014
Esclusiva – Frosinone, Gori: «Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte. Futuro? Ho il contratto in scadenza, il mio obiettivo è…»
ESCLUSIVA SERIE B FROSINONE GORI – Grazie al 3-1 ottenuto domenica nel match contro il ben più quotato Lecce di Lerda, il Frosinone guidato da Roberto Stellone ha riabbracciato la Serie B tre anni dopo l’amara retrocessione della stagione 2010/2011. In un gruppo formato da un ottimo mix tra calciatori esperti e giovani dalle belle speranze, il talento di Mirko Gori è venuto fuori in particolar modo nella fase finale di stagione, al rientro dopo tre mesi di stop. In esclusiva a Calcionews24.com, il classe 1994 ha commentato la stagione gialloblù, il suo futuro e molto altro ancora.
Con la vittoria del Matusa contro il Lecce avete conquistato una meritata promozione in Serie B: qual è stata la sensazione provata al fischio finale?
«E’ stata una emozione grandissima anche perché è stata una partita difficile, nella quale siamo andati subito in svantaggio. Con il pareggio a fine primo tempo avevamo capito di poter avere la vittoria in mano».
I play-off non sono stati semplici da vincere, anche perché c’era il rammarico della mancata promozione diretta…
«Sì, sicuramente abbiamo perso a Perugia: da lì non era facile ripartire dai play-off, anche se forse non eravamo pronti per vincere il campionato. Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, battendo Salernitana e Pisa abbiamo raggiunto l’obiettivo».
Qual è il segreto di questo Frosinone, sarà il tecnico Roberto Stellone?
«Sì, sicuramente uno dei segreti è anche quello. E’ stato bravo a creare un gruppo forte, con gente esperta e giovani vogliosi di emergere. E’ sicuramente anche quello uno dei segreti. Il tandem Ciofani-Curiale? Beh, certamente…».
Quanto è stato importante l’ambiente in questa questa fantastica cavalcata?
«Abbiamo sentito parecchio il calore dei tifosi, soprattutto durante i play-off. Siamo riusciti a riportare la gente allo stadio, a Frosinone si era un po’ perso l’entusiasmo dopo l’ultima retrocessione. Ci hanno dato una grande spinta, è sicuramente merito anche loro».
Escludendo il fischio finale della gara contro il Lecce, qual è stato il momento più bello della stagione?
«Sarebbe inoltre troppo scontato dire la gara di domenica, vincere davanti a sette-otto mila tifosi è sicuramente stato un momento memorabile. Direi il gol al 90’ contro il Pisa, dopo una partita difficilissima in cui stavamo soffrendo, e dove Paganini si è inventato un gol negli ultimi istanti di gara: è stata una liberazione».
Viste le ottime prestazioni, sarà soddisfatto della sua stagione…
«Sì, soddisfatto perché tornavo da un infortunio dopo tre mesi e sono andato molto bene ai play-off. La vittoria finale ha reso tutto più bello».
Un calciatore al quale si ispira?
«Ne ho un paio che mi piacciono. Arturo Vidal per esempio, anche se alla fine sono idoli e restano idoli».
Il suo nome è sul taccuino di diversi club, il futuro sarà ancora al Frosinone?
«Ho saputo che c’è qualche squadra che mi segue, adesso faccio passare questi quattro o cinque giorni e poi incontrerò la dirigenza. Ho il contratto in scadenza, decideranno loro: il mio obiettivo è rimanere e fare bene in Serie B con il Frosinone».
In ottica futura, la prenderebbe in considerazione un’esperienza all’estero?
«Sicuramente sì. Un’esperienza diversa dal calcio italiano la prenderei anche come una sfida, mi farebbe bene».
Ultima domanda: qual è il suo sogno nel cassetto?
«Il sogno nel cassetto è arrivare il più in alto possibile, arrivare in Serie A lo sognano tutti fin da bambini. Il sogno più immediato è la Serie B con il Frosinone, spero di rimanere e di fare bene al Matusa».