Samir, l'ultima saracinesca - Calcio News 24
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2014

Samir, l’ultima saracinesca

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I para-rigori in Serie A: Handanovic, Buffon, Taglialatela & co.

SERIE A HANDANOVIC RIGORI PORTIERI – Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. E, sopratutto, un portiere. Però, aiuta. Parare un calcio di rigore è un’arte sublime, tramandata geneticamente un po’ come i segreti della pesca. E in questo speciale dolce stil novo, uno degli illustri para-rigori di Serie A è Samir Handanovic, portiere dell’Inter classe 1984. Il muro di Lubiana. Un buon portiere non deve necessariamente essere un grande para-rigori, così come non è un assioma che un estremo difensore abile nell’ipnotizzare gli avversari dagli undici metri sia poi un grande portiere anche nelle altre caratteristiche. Ma nel caso di Samir e di tanti altri, quando entrambe le peculiarità collimano, la combo è di una potenza inaudita, capace di trasformare i 193 cm in una saracinesca pronta alla serrata.

THE WOLF OF SAN SIRO – «Io e i rigori? Non ne parlo». Lo ha detto nel post-partita successivo alla sfida con l’Inter lo stesso portiere ex Udinese, Rimini, Treviso e Domzale. Poche ore prima, nella gara spareggio per l’Europa League contro il Parma, il gigante sloveno era stato in grado di intercettare un calcio di rigore vitale per le sorti del match, respingendo il tiro dagli undici metri dell’ex compagno nerazzurro, Antonio Cassano, blindando così lo 0-0 nel primo tempo che poi ha permesso alla formazione di Walter Mazzarri di vincere la partita e strappare più di una ipoteca per il pass-qualificazione della seconda competizione europea per importanza. Normale amministrazione per un portiere come Handanovic, ripetutosi dopo l’impresa contro Maxi Lopez nella sfida di sette giorni prima al Luigi Ferraris. Ma non chiamatelo fenomeno, per lui, appunto, è normale amministrazione.  «Non giudicatemi solo da queste cose» ha detto un po’ stizzito nel post-partita del Tardini, forse puntando l’attenzione sul fatto che non solo dal dischetto, ma anche per tutto il resto del vasto campionario cui è assortito, è un fenomeno tra i pali. Metodi di studio, istinto, capacità balistica, colpi di reni: le armi a disposizione di Handanovic sono davvero tante e ne fanno sicuramente uno dei portieri più forti a livello mondiale. Per cui siamo d’accordo, non giudichiamolo solo per la spaventosa media con cui ipnotizza a piacimento grandi rigoristi. E d’altronde come potremmo, visti i miracoli a cui sta abituando gli addetti ai lavori e, sopratutto, i tifosi nerazzurri?

SPIDERMAN – Tutto il resto è Neuer, parafrasando Califano. No, tutto il resto è Samir: al di sotto del chiacchiericcio, del blablabla (…) c’è lui. Il gigante di Lubiana. Un super eroe alla Peter Parker. Perché, non ce ne voglia Handanovic, i numeri e le statistiche contano eccome. E allora perché non tessere le lodi al ‘gigante buono’ nerazzurro?  Quello di sabato scorso è il sedicesimo rigore parato da Handanovic nel massimo campionato italiano. Ma la sua nomina era già iniziata prima, ai tempi della Serie B col Rimini, per poi proseguire con la maglia dell’Udinese: addirittura, nella stagione 2010-2011 il suo record fu di sei parate in una sola stagione. Numeri davvero impressionanti. Un computo totale che ne fa una media ancor di più spaventosa, considerando le tante stagioni (mercato permettendo) che potrà fare in Italia. Intanto, con 27 rigori parati su 82, i numeri parlano chiaro: ogni tre calci di rigore, Samir ne para uno senza problemi. 

SERRATE – Il campionato di Serie A, tuttavia, ha trovato in Handanovic l’ennesimo protagonista di una stirpe presente da tempo immemore, quella dei para-rigori, o saracinesche che dir si voglia. In molti hanno contribuito a questa speciale classifica con ottime medie, basti pensare a Sebastiano Rossi (20,4%) che detiene anche il record di imbattibilità per 928 minuti senza subire gol. Ma anche Matteo Sereni, incubo dei rigoristi, o Gianluca Pagliuca, capace di pararne uno ogni quattro subiti, tra cui due ad uno dei principali realizzatori degli ultimi anni, Alessandro Del Piero. Come non citare lo “chat de Liège”, Jean-François Gillet, o Luca Marchegiani, con 18 rigori parati su 69. Stratosferica, invece, la media di Pino Taglialatela, un 42,9% di media che, sia pur considerando i soli 28 calci di rigore a cui ha dovuto rispondere, ne fanno sicuramente il Batman di questa speciale classifica. Falsi, invece, i miti sulla saracinesca Nazionale, Gigi Buffon, spesso additato come scarso para-rigori. Non c’è bisogno di scomodare Mythbusters per capire di essere di fronti ad una baggianata enorme: 30 rigori su 108 in carriera e vittime illustri come Ronaldo, Baggio, Totti, Figo. Anche lui è pienamente iscritto nella categoria ‘saracinesche‘.