Nessuno strappo tra De Laurentiis e Benitez - Calcio News 24
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2014

Nessuno strappo tra De Laurentiis e Benitez

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Stagione debole ma c’è unità d’intenti: si lavora (ora con anticipo) ad un grande Napoli

SERIE A NAPOLI – L’ennesimo passo falso di una stagione a dir poco contrastante si consuma in quel di Udine: partenopei in controllo totale della partita ma incapaci di chiuderla, tante le occasioni non sfruttate a dovere con il solito copione che poi puntualmente si verifica. Un errore, singolo o di lettura collettiva, che castiga la banda Benitez costringendola a retrocedere sul piano delle ambizioni e delle intenzioni.

IL GAP DI PERSONALITA’ – E’ mancata proprio la mentalità vincente, nel breve come nel medio periodo. Ed è il fattore, o meglio la circostanza, che stupisce più di tutto: se al Napoli di Mazzarri per vincere era mancato proprio quel quid aggiuntivo in termini di carisma e personalità, si era legittimamente ipotizzato che con l’approdo di un tecnico titolato quale Rafa Benitez e di calciatori che per un’intera carriera hanno vissuto a determinati livelli agonistici di poter lottare per i traguardi più ambiti. Quantomeno concorrere, poi la vittoria è anche una questione di dettagli e non sempre questi ultimi possono essere perfetti in un arco di tempo relativamente breve. Il problema è che il Napoli questi obiettivi non li ha neanche sfiorati.

CONFRONTO IMPIETOSO CON JUVE E ROMA – Un tremendo meno 22 dalla capolista: con le premesse iniziali – e dunque con una comunicazione complessiva (proprietà, dirigenza, guida tecnica e calciatori) giustamente mirata all’obiettivo scudetto – pensare ad uno scarto del genere in quel di settembre avrebbe fatto ridere. Ed invece il Napoli non soltanto non si è iscritto alla corsa scudetto ma ha accusato un distacco shock anche dal secondo posto occupato dalla Roma: un divario di 14 punti che lascia oggettivamente esterrefatti. Inevitabile ritornare alla questione personalità: se Benitez è riuscito a garantire un’impronta di gioco alla squadra – seppur anche sotto tale aspetto si siano manifestate pericolose discontinuità – è ancora indietro sul piano della formazione di un carattere e di una mentalità vincente. Sul piatto, oramai sembra affare scontato, c’è anche l’annosa questione di una fase difensiva da adeguare ad una squadra che pretende di viaggiare ad un ritmo scudetto.

IL FUTURO – Voci decisamente incontrollate parlano già di una clamorosa rottura tra il presidente Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez: ci crediamo davvero molto poco. Ancor di meno ai nomi dei sostituti già circolati. Il Napoli ed il tecnico spagnolo continueranno insieme per una essenziale ragione: De Laurentiis e Benitez sono praticamente identici sotto un aspetto, ossia quello di non dividere. Il presidente ha dimostrato di attaccarsi in pieno ai suoi allenatori e premiarne merito e risultati, l’allenatore sa bene che dovrà essere proprio lui il primo tecnico realmente vincente dell’era De Laurentiis. Si continua insieme nel tentativo di rinforzare costantemente l’organico: si lavora – questa volta con netto anticipo e lasciando poco o nulla al caso – su ogni ruolo. Tra i pali infiamma la vicenda Reina, in capitolo difesa ora si concentra l’attenzione sui centrali, Garay e Vermaelen le prime scelte, Koulibaly la promessa in arrivo. In mediana l’obiettivo vero è Fernando del Porto, si resta alla finestra per Mascherano mentre Gonalons oggi è una terza scelta. La priorità non è la fase offensiva ma si studiano le occasioni: arriverà un attaccante di valore per aumentare concorrenza e competitività della rosa e perché no una mezzala. Napoli all’opera, il preliminare di Champions è più vicino di quanto sembri e nessuno vuole lasciarsi trovare impreparato.