Catania, partenza choc: pesano le cessioni, ora due M a cui aggrapparsi - Calcio News 24
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2013

Catania, partenza choc: pesano le cessioni, ora due M a cui aggrapparsi

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Risultati disastrosi e difficile inserimento dei nuovi arrivi

SERIE A CATANIA MARAN – Ottavo posto e cinquantasei punti un anno fa, con la stagione che nella sua fase migliore stava prendendo una piega addirittura migliore: oggi cinque partite ed un unico punto rimediato in un triste pareggio casalingo a reti bianche contro il Parma. Per il resto quattro sconfitte, due soli gol realizzati a fronte di ben dieci subite.

UNA SQUADRA CHE NON SEGNA – La cessione del Papu Gomez ha subito fatto avvertire i suoi effetti: il Catania ha perso in termini di velocità ed imprevedibilità, i sostituti – essenzialmente nel nome di Leto o di quel Castro che ben aveva fatto nella passata stagione da subentrante ma che non riesce ad affermarsi nelle vesti di titolare – non si stanno rivelando all’altezza. Basti pensare che gli unici gol messi a segno dal club siciliano sono stati entrambi realizzati da Barrientos, in trasferta contro Fiorentina e Lazio, e non sono peraltro valsi a conquistare punti in classifica. Quello che era un tridente attrezzato per diventare un vero e proprio incubo per gli avversari è ora un lontano ricordo e spetta a Maran trovare soluzioni alternative nel più breve tempo possibile.

IN DIFFICOLTA’ ANCHE IL CENTROCAMPO – Qui a pesare è l’altra cessione eccellente: Lodi si è trasferito a Genova e il sostituto – quel Tachtsidis che con la Roma targata Zeman di certo non ha brillato nella sua prima nella massima serie – non riesce a prendere in mano le redini della manovra. La conseguenza è quella di una squadra che non brilla né in fase di palleggio ed impostazione della manovra, né tantomeno in termini di interdizione con una difesa lasciata al suo destino in diverse situazioni di gioco. L’inversione di tendenza rispetto alla scorsa stagione è spaventosa: era già chiaro alla scadenza della sessione estiva di calciomercato come il Catania dovesse rivedere al ribasso le sue ambizioni, ma il rendimento è addirittura al di sotto di tali aspettative e gli obiettivi vanno pesantemente tarati sul livello di squadre almeno sulla carta inferiori.

FATTORE M: MASSIMINO E MARAN– Il Catania ha costruito le sue recenti e brillanti stagioni proprio su uno stadio di fatto inespugnabile: tante le vittorie al Massimino e rari i passi falsi per quello che era diventato un vero e proprio fattore. Deve passare proprio da qui l’inversione di tendenza: probabilmente proibitivo, per questo Catania, un avversario come l’Inter alla seconda giornata, meglio si poteva fare contro un Parma che a sua volta ancora non sembra aver trovato le coordinate giuste. L’altro caposaldo è Rolando Maran: sorpresa della scorsa stagione dopo quanto realizzato in quel di Varese nella serie cadetta, il neo tecnico catanese ha saputo guidare con intelligenza una squadra dotata di discreti valori tecnici non centrando una clamorosa qualificazione europea soltanto a causa di un imprevisto calo nel finale. Ora una sfida diversa con una squadra dalle diverse ambizioni: Maran già conosce il gruppo e può condurlo sulla retta giusta, un eventuale cambio alla guida tecnica aprirebbe scenari fino a qualche tempo fa non pronosticabili.