2013
Lazio, il medico sociale: «Biglia e Biava out per il derby»
LAZIO BIGLIA BIAVA FELIPE ANDERSON ROMA – Stefano Salvatori, il medico sociale della Lazio, ha praticamente ufficializzato l’indisponibilità di Lucas Biglia e Giuseppe Biava, in vista dell’attesissimo derby contro la Roma, in programma nel prossimo weekend. Attraverso le frequenze di Lazio Style Radio, Salvatori ha fatto capire che i due giocatori non supereranno i rispettivi problemi fisici, in tempo per disputare la stracittadina.
KO IN DUE – «Purtroppo Biglia non ha completato l’allenamento a causa della riacutizzazione del risentimento muscolare riportato in Nazionale. Ieri c’era ottimismo perché speravamo che il ragazzo potesse riuscire a sopportare meglio i carichi, oggi invece ha accusato nuovamente un fastidio dopo circa una mezz’ora di lavoro. Possiamo annunciare ufficialmente la sua indisponibilità contro la Roma. Biava? Non sono stati fatti passi in avanti nelle ultime ore, e probabilmente non ne verranno fatti nemmeno nei prossimi giorni. Il trauma distorsivo all’avampiede, provocato banalmente da una buca, ha escluso la presenza di lesioni ossee, ma il problema è la condizione di versamento post-traumatico che rende variabile il trattamento e, di conseguenza, la tempistica di recupero. Sono dunque condivisibili le dichiarazioni del suo procuratore, l’unica speranza è di limitare la sua indisponibilità non essendo prevedibile un reinserimento a breve.»
SPERANZA ANDERSON – Salvatori ha parlato anche delle condizioni di Felipe Anderson, il quale potrebbe diventare finalmente protagonista in gare ufficiali: «La brutta lesione è ormai superata dal punto di vista medico, la questione è che in questi due mesi il brasiliano ha sviluppato una problematica opposta al legamento lesionato. Nelle sedute a cui ha preso regolarmente parte nelle ultimi 15 giorni sono emersi continuamente fastidi a strutture non interessate dal primo trauma. Oggi non ha riferito di particolari dolori ed è stato possibile vederlo in campo in maniera ottimale. Non ci sono indicazioni mediche che costringano a fermare il calciatore, che resta convocabile.»