Roma, un fiume di milioni da investire: la piazza attende - Calcio News 24
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2013

Roma, un fiume di milioni da investire: la piazza attende

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sabatini ifa

Tutti i conti dell’estate romanista: per mantenere le promesse servono ultime ore di mercato bollenti

Il saldo dell’ennesima rivoluzione giallorossa – persino in attesa dell’ufficializzazione della cessione di Erik Lamela al Tottenham – è in attivo di oltre venti milioni di euro: con l’argentino in Premier League l’attivo di bilancio ammonterebbe a ben 55 milioni, la differenza appunto tra le operazioni in uscita e quelle in entrata.

LE PROMESSE INIZIALI – Dopo la seconda fallimentare stagione del nuovo corso statunitense il presidente giallorosso James Pallotta aveva garantito – a finanziamento di una campagna acquisti che avrebbe dovuto invertire la tendenza negativa – un budget di trenta milioni di euro. Da sommare, ovviamente, all’eventuale saldo delle operazioni correnti. Le milionarie cessioni di Marquinhos (31.5) al Psg e di Lamela al Tottenham (30 + 5 milioni di bonus, imminente l’ufficialità) hanno letteralmente stravolto il calciomercato giallorosso. Offerte irrinunciabili? Probabilmente sì, ma non è questo il punto. La Roma, con l’addio di Lamela e per mantenere le promesse iniziali, dovrebbe spendere ora ben 85 milioni: i 55 dell’attivo di bilancio e i 30 del budget annunciato dal presidente. Pur volendo eliminare questa parte, ipotizzando una modifica in corso della strategia societaria e dunque ponendosi l’obiettivo del pareggio di bilancio, la società dovrebbe spendere i 55 milioni di attivo derivanti dalle operazioni dell’attuale calciomercato.

COSA SERVE – Innanzitutto l’erede di Lamela che sarà Adem Ljajic: operazione da dieci milioni di euro, agevolata chiaramente dalle particolari contingenze sviluppatesi tra il calciatore e la società, particolarmente intelligente e con ottimo tempismo. Il giocatore serbo, se riesce a curare alcuni difetti caratteriali emersi sia nell’esperienza in viola che nella sua breve permanenza nella sua nazionale d’appartenenza, può rappresentare un reale valore aggiunto nell’economia della Roma del futuro. Il profilo è piuttosto simile a quello dell’argentino: calciatore di gran talento e piuttosto prolifico, forse meno esplosivo e veloce ma più duttile sotto il profilo tattico e con una qualità di base maggiore. Dovrà garantire fantasia e gol: lo attende una piazza delusa dalle vicende delle ultime due stagioni e questa tappa può rappresentare un punto di svolta nella sua carriera.

DOVE VA MIGLIORATA LA ROMA – Se si vuole spendere – e restare nei paletti del bilancio – ci sono 45 milioni da investire: c’è spazio per un laterale sinistro difensivo e per un centravanti che possa realmente fare la differenza e garantire alla causa giallorossa quel rendimento oggi difficilmente auspicabile dal mistero Destro. Nel 4-3-3 di Rudi Garcia ad oggi (peraltro con l’assenza dalle coppe europee e dunque senza necessità di un turnover spinto) i ruoli sono coperti, con Florenzi che può rappresentare un’alternativa sia al terzetto di centrocampo – i titolari sono De Rossi, Strootman e Pjanic, ci sono anche Bradley e Marquinho a completare il reparto – che al tridente offensivo, come ben evidenziato in quel di Livorno. L’assalto può essere sferrato verso un centravanti di calibro in grado di alterare gli equilibri: un nome a sorpresa negli ultimi battiti di mercato che possa dare la scossa ed infiammare una piazza alla ricerca degli stimoli perduti.