2013
Il Toro vince e ottiene il massimo con il minimo sforzo
I granata battono 2-0 il Sassuolo grazie a Brighi e Cerci
Il Toro vince ma non convince più di tanto. Ma la cosa più importante dopo l’eliminazione in coppa Italia per mano del Pescara era vincere ed incamerare i primi tre punti del campionato per cominciare con il piede giusto. Dall’altra parte il Sassuolo, all’esordio assoluto in serie A nella sua storia, può recriminare per la sterilità negli ultimi undici metri nei primi 40 minuti in cui ha tenuto il piglio del gioco di fronte ad avversari non in serata. La formazione granata è proprio cambiata rispetto alla passata stagione. L’anno scorso la palla frullava, quest’anno invece frullano altre cose ai tifosi. La squadra dovrà pure digerire il nuovo 3-5-2 del tecnico, dovrà pure assorbire tutti i nuovi innesti ma è difficile pensare che abbia disimparato a giocare a pallone. Eppure sia contro il Pescara in coppa Italia che questa sera contro il Sassuolo all’esordio in campionato sembra l’ombra di sé stessi. Non solo nel gioco, ma anche negli errori, talvolta elementari quanto banali ed evitabili. Ma dopo 40 minuti di nulla in cui né Padelli né Rosati hann o dovuto compiere interventi, spunta Brighi abile a finalizzare nel migliore dei modi un azione portata avanti da Cerci ed Immobile. Il centrocampista, fino a quel momento nullo, infila nell’angolino dal limite dell’area un pallone imparabile per il numero uno ospite. I neroverdi patiscono il colpo e non riescono a riprendersi se non nella parte finale di gara. Dopo undici minuti Vives mette i brividi a Di Francesco con un bolide fuori di poco ed è il preludio per il raddoppio. Cerci si trasforma nell’Henry di Valmontone dello scorso anno e dopo aver saltato in dribbling il diretto avversario ed essersi accentrato infila la palla nell’angolino: 2-0 con il minimo sforzo. Il Sassuolo, stordito, si riprende verso la mezzora della ripresa grazie anche ai cambi. Pavoletti e Zaza, nel giro di sessanta secondi (31’ e 32’), mettono i brividi a Padelli ma senza fortuna. Lo stesso portiere esce sui piedi di Missiroli senza paura prima di tirare un sospiro di sollievo su un tiro di Pavoletti deviato fuori d’un soffio da Moretti. La sfida finisce con un palo colpito da Immobile nel recupero e con Laribi che sfiora in due occasioni il gol che avrebbe accorciato le distanze. La formazione di Giampiero Ventura mette in cascina i suoi primi tre punti ottenendo il massimo con il minimo sforzo.