Verona, Toni: «Che attesa per il debutto!» - Calcio News 24
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2013

Verona, Toni: «Che attesa per il debutto!»

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VERONA MILAN TONI BALOTELLI – Luca Toni è uno dei giocatori più attesi per la prima gara di questa stagione in Serie A, ovvero la sfida tra il suo Verona e il Milan. L’esperto attaccante modenese ha spiegato, ai colleghi della Gazzetta dello Sport, il motivo della sua scelta, di approdare tra le fila degli scaligeri, neopromossi nella massima serie, con un netto taglio dell’ingaggio, dovuto soprattutto alla grande voglia di mettersi in gioco: «Sarà un giorno speciale: stadio pieno, tifo alle stelle. Vorrei iniziare col botto: il Milan è forte ma si può battere e dobbiamo partire bene per non perdere l’entusiasmo. La vicenda Balotelli? Il buon senso vincerà e non si deve uscire dal campo: la risposta più forte è l’indifferenza. I buu razzisti vanno ignorati, non bisogna darla vinta a quattro sfigati. Se ti insultano vuol dire che sei temuto. Balotelli in campo è un campione, poi ognuno vede la vita a modo suo. Forse gli manca il definitivo salto di qualità interiore ma è giovane. La scelta di Verona? Correre dietro a un pallone, segnare, gioire e soffrire in uno stadio è stata tutta la mia vita e finché mi divertirò continuerò a farlo. Io comprendo la voglia di Totti, Del Piero, Di Natale che non pensano a mollare: a fine stagione deciderò se andare avanti ma so che certe sensazioni te le può dare solo il calcio e ci penserò bene prima di lasciare. E poi… ho ancora un obiettivo: sono a 271 reti, voglio raggiungere quota 300. L’ingaggio? Ho guadagnato tanto nella mia carriera e non gioco per soldi. Io voglio essere protagonista e il Verona mi ha convinto con il suo progetto: pubblico fantastico, città intrigante e bella come Firenze.»

QUASI ROSSONEROToni ha poi svelato un retroscena, legato al suo mancato approdo tra le fila del Milan, datato estate del 2007: «Fui a un passo dal Milan. Era il mio ultimo anno a Firenze, sapevo che sarei andato via. Il mio agente aveva trovato l’accordo con il Milan. Era tutto fatto: Galliani prese tempo per avere l’okay definitivo di Berlusconi per chiudere l’operazione. Nel frattempo arrivò il Bayern Monaco: vennero in Italia, Rummenigge mi conquistò col suo entusiasmo e mi impegnai con loro. Pochi giorni dopo arrivò l’okay di Berlusconi ma troppo tardi: avevo già detto sì al Bayern.»