Fascia 2 - Tanti i giovani in rampa di lancio: Merkel e Immobile su tutti, occhi puntati su Obiang e Stevanovic - Calcio News 24
Connect with us

2012

Fascia 2 – Tanti i giovani in rampa di lancio: Merkel e Immobile su tutti, occhi puntati su Obiang e Stevanovic

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

merkelaleksander ifa

Dopo l’approfondita analisi in tema giovani talenti emergenti realizzata per gli otto top club del nostro campionato, ecco di seguito una panoramica all’interno dei sei club ritenuti di “seconda fascia” nell’ipotetica graduatoria iniziale. Anche in questo caso sono confermate le impressioni scaturite dallo studio dei top club: c’è ampio margine per i giovani, c’è lo spazio per concretizzare il talento ed affermarsi in un campionato così complesso. Se i club di seconda fascia, a differenza dei top club italiani dove rischiare è più difficile, hanno spesso fondato le proprie fortune sull’esplosione dei talenti, l’oculatezza del fairplay finanziario apre ancor di più le strade del nostro calcio a questa particolare categoria.

CATANIA – Alexis Rolin (’89): è un difensore centrale uruguaiano, titolare fisso nell’ultima Olimpiade, abile nel gioco aereo e su cui la società ha investito una somma importante in relazione ai suoi standard. Contende il posto a Spolli per affiancare Legrottaglie al centro della difesa, più chance da titolare in un’eventuale linea a tre. Giuseppe Bellusci (’89): jolly difensivo, parte sempre da alternativa ma nel corso della stagione riesce a ritagliarsi spazi importanti, veloce e granitico. Alejandro Gomez (’88): non più alle prime armi ma questa sembra essere per lui la stagione della consacrazione dopo i segnali confortanti dell’ultima annata. Lucas Castro (’89): mediano completo che ha già impressionato nelle prime battute italiane. Subito una traversa nella trasferta di Roma, assist a Bergessio contro il Genoa, il tutto unito a fisico e corsa.

GENOA – Due i giovani in rampa di lancio in casa rossoblu, e che giovani! Alexander Merkel (’92) e Ciro Immobile (’90) si candidano ad essere interpreti fondamentali della stagione genoana e probabili novità gradite del nostro torneo. Merkel è la classica mezzala di centrocampo che abbina dinamismo a talento, può dimostrare già da quest’anno di essere nato per giocare da protagonista in squadre importanti. Immobile è letteralmente esploso nell’ultima stagione in serie B sotto la guida di Zdenek Zeman, contribuendo con 28 reti alla magnifica promozione del Pescara; è un centravanti puro con un innato senso del gol, ha fisico e determinazione per imporsi a determinati livelli. Da segnalare anche Andrea Bertolacci (’91): reduce da una stagione in chiaroscuro con la maglia del Lecce – dove comunque è stato uno dei pochi a salvarsi – è atteso dalla stagione della verità; dovrà essere abile a conquistarsi spazi importanti.

TORINO – Angelo Ogbonna (’88) non è propriamente da inserire tra i talenti emergenti ma, dopo tre anni di B spiegabili soltanto con un’elevatissima dedizione alla causa, è pronto a conquistare il palcoscenico della massima serie. Qualità da vendere: forza fisica impressionante, anticipo, velocità e concentrazione. Difensore del futuro. Alen Stevanovic (’91): in comproprietà con l’Inter, il centrocampista serbo è stato uno degli interpreti massimi della tanto agognata promozione del Toro. In realtà più di un centrocampista, perché sa giocare con qualità anche qualche metro avanti a supporto degli attaccanti. Atteso alla consacrazione. Darmian (’89): complice una campagna acquisti senza fuochi d’artificio, il laterale difensivo ha la possibilità di dare continuità alla scorsa stagione ed affermarsi su un buon rendimento.

SAMPDORIAObiang (’92): tenuto in massima considerazione da Ciro Ferrara, che ne apprezza le doti fisiche e la visione di gioco. Poco propenso al gol e agli inserimenti, il suo posto da titolare non dovrebbe essere in discussione. Andrea Poli (’89): ecco l’altro gioiello di casa Samp. Mediano tuttofare che assicura corsa continua, discreto tasso tecnico ed impegno costante; grazie a queste due pedine il tecnico Ferrara ha più volte affermato con forza di puntare ad occhi chiusi sul suo centrocampo e le prime apparizioni non sembrano dargli torto. Krsticic (’90): storia pazzesca alle spalle per il centrocampista serbo che ha dovuto sconfiggere all’età di 18 anni un linfoma in stato avanzatissimo. Ora parte da comprimario ma ha già esordito in questa stagione nella vittoriosa trasferta di Milano; la società punta su di lui.

CHIEVO – Non c’è una folta rappresentanza di nati dal 1989 in poi in casa Chievo ma i giocatori da segnalare non mancano. In primis Alberto Paloschi (’90): da tanti indicato come l’unico vero erede di Pippo Inzaghi, a dire il vero finora l’impressione è diversa. Perseguitato da infortuni che ne minano la continuità, è chiamato ad una stagione importante per fugare i dubbi che pesano su di lui. Paul Papp (’89): acquistato dal Vaslui, è un difensore centrale rumeno che può sfruttare la partenza di Acerbi per ritagliarsi un posto, in concorrenza con Andreolli, Dainelli e Cesar. Isaac Cofie (’91): ottima la sua stagione con la maglia del Sassuolo in B, il Chievo lo ha prelevato in prestito dal Genoa. Pronto al grande salto? Lo dirà il campo, ma il ghanese si è contraddistinto per essere un centrocampista abbastanza moderno e completo. Adrian Stoian (’91): in comproprietà con la Roma, centrocampista con il vizio del gol. Cinque le reti siglate nell’ultima stagione a Bari, finora non ha trovato spazio ma può scalare posizioni.

PARMA – Ishak Belfodil (’92) è il giovane più interessante del nuovo corso gialloblu: centravanti francese dalla statura elevatissima, ha già realizzato una rete nelle sue prime battute italiane e, complice una concorrenza non propriamente spietata, può ritagliarsi una parte importante. Sotiris Ninis (’90), soprannominato il Messi di Grecia, è rimasto più che altro un oggetto misterioso. Seguito dai top club europei fino alla scorsa estate, quest’anno è poi finito al Parma che, con tutto il rispetto, top club neanche ambisce ad esserlo. Qualche dubbio di troppo, vediamo se è il caso di ricrederci. Ignacio Fideleff (’89), bocciato dopo il primo anno a Napoli causa disattenzioni non ammissibili in un torneo così complesso, prova a rilanciarsi in un ambiente meno esigente; da valutare l’adattabilità al campionato italiano. Afriyie Acquah (’92) è un mediano dinamico, gran corridore che finora però ha alternato gli alti con troppi cali di rendimento; la continuità sembra essere il suo tallone d’Achille, deve trovare la sua dimensione a partire da questa stagione in Emilia-Romagna. Biabiany e Pabon – entrambi classe ’88 – non risultano giovani di belle speranze ma sono alla ricerca di conferme: il primo per dare continuità ad un ottimo girone di ritorno appena trascorso, il secondo per dimostrare di poter esprimersi nel calcio europeo alla pari di quanto accaduto in Colombia.