Nasce la Roma di Zeman: ?Proiettato alla porta avversaria?. Il solito antico moderno - Calcio News 24
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2012

Nasce la Roma di Zeman: ?Proiettato alla porta avversaria?. Il solito antico moderno

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trigoria presentazione zeman 6

TRIGORIA, L’INVIATO – Dopo l’ufficializzazione della firma sul contratto biennale che legherà Zdenek Zeman alla Roma per i prossimi due anni, oggi in quel di Trigoria è stato il giorno della presentazione del boemo ai media. Una sala stampa mai così colma, traboccante di interesse e curiosità per la nuova sfida giallorossa: “Una scelta nel senso della continuità, dell’attrattiva di gioco. Zeman merita questa panchina”, ha tenuto a precisare il direttore generale Franco Baldini in introduzione alla conferenza stampa.

RIAVVICINARE LA SQUADRA AI TIFOSI” – Un leitmotiv del pomeriggio di Trigoria. Il boemo ha più volte ribadito il suo intento di offrire alla piazza giallorossa un calcio che sia allo stesso tempo piacevole e redditizio. “I tifosi della Roma sono speciali perché vicino alla squadra quando si vince e quando si perde. Questa città la sento mia e voglio bene alla Roma”. E i tifosi hanno ripagato immediatamente: più di cento i supporter giallorossi presenti a Trigoria, inneggianti a Zeman quando la società ha aperto le porte del Centro “Fulvio Bernardini” per consentire al boemo di ricevere l’ovazione della gente.

TANTO PRIMA O POI RITORNO” – Lo aveva promesso Zeman nel ’99 e così è stato. Ci ha tenuto a ribadirlo oggi di fronte alla stampa capitolina, orgoglioso ma non con lo spirito di rivalsa: “Per me nessuna rivincita. Ho continuato ad insegnare calcio, anche se non ai massimi livelli per me l’importante è stare sul campo”. Senza rinunciare a togliersi quel sassolino dalla scarpa che ha inevitabilmente dato fastidio: “Sono stato penalizzato da contrasti avuti nel passato con chi sapete, ma nessuno è riuscito a privarmi del campo”. Si adeguerà alla scelta della società di non discutere gli operati arbitrali, e spera in una proficua collaborazione con i media: “Voi giornalisti avete un compito importante”.

OGGI NON SI PARLA DI TATTICA E GIOCATORI”, MA… – Nell’atto I del Grande Ritorno, Zeman ha eluso i tanti quesiti proposti su tattica e calciatori specifici. Con qualche eccezione da segnalare. Sull’approccio: “Ho sempre giocato in un modo e non cambierò, se la mia squadra segna 90 gol non mi preoccupo di quanti ne prende. Bene solo con i giovani? Sansovini a Pescara ha segnato tanto“. Su Totti: “E’ tesserato come calciatore e da tale lo tratterò, come tutti gli altri”. Sul ruolo di De Rossi: “Per me è un centrocampista – intermedio o mediano centrale – e spero di poterlo impiegare sempre e solo nel suo habitat naturale”. E su Verratti: “Non c’è trattativa per cui preferisco non parlarne, ma è un giocatore che ha fatto benissimo”. La chiosa sul paragone con l’ex guida tecnica Luis Enrique: “Ha un’idea di calcio, qualcosa in comune c’è ma io sono più proiettato verso la porta avversaria”. Coerente e rivoluzionario, l’antico moderno Zeman.