La ricerca della felicità: cosa serve a Milan e Inter per acchiappare la Juve - Calcio News 24
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2012

La ricerca della felicità: cosa serve a Milan e Inter per acchiappare la Juve

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Il mese di giugno è iniziato venerdì, e ha sancito l’inizio dei tre mesi più convulsi per i dirigenti e per gli agenti dei calciatori, con questi ultimi che si dividono tra chi prepara le vacanze e chi prepara gli Europei. C’è un campionato da archiviare, o meglio da analizzare punto per punto per capire chi deve aggiustare cosa e in che misura.

C’è una Juventus che l’anno prossimo partirà obbligatoriamente davanti a tutti, perchè non c’è bisogno di fare acquisti faraonici per concludere un campionato, difficile e ostico come il nostro, con il numero ZERO alla voce sconfitte e con il tricolore in bella mostra per tutta la prossima stagione.
Così, Milan e Inter in primis si pongono come principale obiettivo quello di togliere il sorrisino dai volti di Conte e compagnia cantante, e soprattutto vogliono scucire il suddetto tricolore dalle maglie bianconere.

Tuttavia, manca la materia prima necessaria per condurre un mercato da protagonisti, ovvero il denaro, ciò che serve per attirare i grandi nomi: è soprattutto questo il motivo per cui anche le big saranno costrette a fare di necessità virtù per rafforzarsi nei reparti in cui sarà necessario farlo.
Partendo dai rossoneri, per i quali la cocente delusione per uno scudetto praticamente vinto e poi misteriosamente perso, la massiccia partenza dei ‘senatori’ (quelli di Manchester 2003 e di Atene 2007 per intenderci) costringerà Galliani e Braida a mettere in atto una specie di rivoluzione a costo-quasi-zero: Acerbi può essere un buon erede di Nesta, ma non nell’immediato; Montolivo darà classe e qualità al centrocampo e l’incognità Traorè potrebbe rappresentare un Nocerino-bis; per rinforzare l’attacco potrebbe essere necessario sacrificare un big, forse lo stesso Ibra che piace tanto agli ‘sceicchi di Parigi’.

L’Inter è stata la grande sconfitta dell’annata appena conclusa, anche a causa della confusione fatta dalla dirigenza alla voce ‘scelta della guida tecnica’: affidarsi a Stramaccioni è una scelta azzeccata solo se fatta a lunga scadenza, ma se alla prima stecca il giovane tecnico dovesse essere messo alla berlina, si tratterebbe dell’ennesimo errore dell’era post-mourinhiana. Sul mercato, è già arrivato El Trenza Palacio (‘toglietemi tutto, ma non è il suo codino’ è il suo grido di battaglia) ma qualcos’altro deve muoversi: servono due difensori, e i nomi di Silvestre per la zona centrale e di Kolarov a sinistra farebbero fare il salto di qualità al reparto; il centrocampo sarà ringiovanito, ma sarà ancora Cambiasso l’ago della bilancia; in attacco si vive tra il sogno Lucas e la necessità di rilanciare un Pazzini, sommerso dai gol di Milito più di quanto non sia successo ai difensori incontrati dal Principe di domenica in domenica.

E intanto la Juve si muove, eccome se si muove: van Persie aspetta solo un cenno per tornare a Torino (e stavolta per restarci), lo aspettano anche da Udine per pagare il biglietto aereo ad Asamoah e Isla, e il colpo-Giovinco è sempre dietro l’angolo.

Insomma, tutto è pronto per il grande tourbillon del mercato, con le grandi squadre che faranno molto probabilmente un mercato piccolo piccolo: ma se le recenti sessioni di mercato ci hanno dimostrato qualcosa, è che non è necessario spendere vagonate di milioni per vincere.