Bolton, Muamba: "Giocare nuovamente? Vedremo" - Calcio News 24
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2012

Bolton, Muamba: “Giocare nuovamente? Vedremo”

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In una lunga intervista concessa ai microfoni di “AS”, il centrocampista senegalese del Bolton, Fabrice Muamba, ha rilasciato alcune dichiarazioni per tornare sul terribile momento del suo collasso in campo in occasione della gara di FA Cup tra Tottenham e Bolton. Il calciatore ha ripercorso tutti i momenti del dramma ed ha poi concluso lasciando un po’ di speranza per un suo ritorno in campo: “Sono contento di essere ancora qui e di stare bene. Sto migliorando poco a poco. L’unico ricordo che ho di quella partita è che stavo correndo poco prima di essermi accasciato, mi sono sentito cedere, è stata una sensazione terribile, molto strana. La mia testa ha colpito due volte il terreno di gioco prima di perdere conoscenza; in quel momento ero morto. Non ho sentito dolore, né al mio corpo né alla mia testa. Non ho sentito niente. Non ho ancora rivisto le immagini, ora voglio godermi la vita al massimo. Ho vissuto un vero miracolo. Se sono un uomo di fede? Sì, sono un cristiano e Dio mi ha aiutato nel mio recupero e continua ad aiutarmi ogni giorno. Il mondo del calcio mi si è stretto attorno, il Real Madrid mi ha mandato una maglia firmata da tutti i giocatori della squadra ed è stato un gesto che ho apprezzato molto. Anche il Barça ha inviato una cascca di Messi firmata e dedicata. L’invito del Real Madrid alla partita delle glorie? Ero in vacanza quando ho ricevuto il corriere di un mio collega che mi ha spiegato di cosa si trattasse e che mi avevano invitato come ospite. Ho lasciato le mie vacanze per venire qui. Quando il Madrid ti chiama, non puoi dire di no, è un privilegio. È stata un’opportunità per dire grazie al club per ciò che hanno fatto nei miei confronti. Farlo qui al Bernabéu poi è un assoluto onore, era la mia prima volta in questo stadio, dove hanno giocato i migliori della storia, e non ho parole per descrivere questi momenti. Se tornerò a giocare? Faccio piccoli passi alla volta, vedremo quel che succede. Devo coordinarmi col mio medico e vedere ciò che mi dice, mai dire mai…”.