Juventus, Agnelli: "Antonio è e resta il nostro allenatore". Conte: "La mia storia parla chiaro" - Calcio News 24
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2012

Juventus, Agnelli: “Antonio è e resta il nostro allenatore”. Conte: “La mia storia parla chiaro”

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Dopo gli eventi di questa mattina che riguardano il secondo filone in merito alle indagini relative al caso “Last Bet”, in merito al calcioscommesse e la combine delle partite, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e l’allenatore dei piemontesi, Antonio Conte hanno deciso di tenere una conferenza stampa congiunta per affrontare l’argomento.
Questa mattina sono stati infatti arrestati 19 nuovi soggetti coinvolti, tra i quali Milanetto e Mauri. Indagato anche il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, ed Antonio Conte, tecnico della Juventus, in merito ad illeciti che hanno coinvolto il Siena. Perquisita la casa del tecnico juventino, le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva. Tuttavia, va precisato che non esiste alcun tipo di responsabilità da parte della Juventus, poiché i fatti sono avvenuti in un periodo antecedente rispetto al contratto con la società di Torino.

Con qualche minuto di ritardo si presentano in maniera congiunta il presidente ed il tecnico dei bianconeri, ed il primo intervento è del numero uno di Corso Galileo Ferraris: “Tutti quanti noi seguiamo i fatti di cronaca sportiva ed i fatti di cronaca giudiziaria sportiva. Non posso nascondere a tutti voi, come a me stesso, che il quadro che si sta delineando alla luce dell’attività della Procura di Cremona sia un quadro estremamente preoccupante per il mondo del calcio che tutti noi seguiamo con apprensione ed amarezza. Non mi pare e non risulta che Antonio Conte faccia parte di questo quadro preoccupante. Dico ciò per tre motivi: in primis, abbiamo avuto modo di leggere il ruolo attribuito ad Antonio, vicino all’insignificante, e poi perché la società ha avuto modo di conoscere l’allenatore quest’anno, io lo conosco da vent’anni, ed i suoi valori sono di lealtà, integrità e glieli ho visti applicare ogni giorni nella Juventus. È giusto che in questa fase delle indagini della magistratura ordinaria e sportiva esprimere agli organi inquirenti il nostro rispetto per il lavoro giusto che stanno portando avanti, poiché è molto complesso, ma dobbiamo esprimere lo stesso rispetto per le persone coinvolte in queste situazioni. Sono persone ancora del tutto da verificare e che sono in questo momento in una posizione di debolezza. La Juventus società, ed io stesso, è al fianco di Antonio, ed anche di Leonardo Bonucci, il quale si trova indagato da una procura diversa. Leonardo sa reggere perfettamente le pressioni e gli auguro di poter disputare uno splendido Europeo con l’Italia. Un’Italia fatta per un terzo, ancora una volta, da juventini. Chiarendo ogni illazione: Antonio è e sarà il nostro allenatore il prossimo anno in Champions League”.

Dopo l’intervento del presidente interviene anche il tecnico, Antonio Conte: Ho sempre dimostrato onestà, integrità e lealtà, oltre a correttezza, sia da calciatore che da allenatore. Lo si può chiedere ai miei ex compagni, ai miei giocatori ed anche agli avversari, per capire chi è Antonio Conte. Provo sempre di andare al di là di tutto per una vittoria. Ho subito anche un’aggressione, con bastoni, davanti alla mia figlia di due anni e mia moglie, per la mia integrità morale. Questo è Antonio Conte, per chi non lo conosce. La mia storia parla chiaro. Col Siena abbiamo vinto un campionato straordinario, con tanti sforzi. È stata un’annata fantastica e niente e nessuno rovinerà quell’annata, che è stata qualcosa di straordinario. Oggi mi è arrivato un avviso perché sono stato accusato per associazione a delinquere, sono stato perquisito, ma non ero manco a casa. Ho letto il provvedimento, ma come mai non sono stato chiamato dal Pm di Cremona prima di subire una perquisizione e diventare un indagato. Ho letto un provvedimento e le poche parole, e mi sarei aspettato dal Pm di Cremona di esser stato avvertito prima di ogni genere di provvedimento”.