Udinese, Torje: "Prossimo anno sarà il mio. Mutu mi aiuta" - Calcio News 24
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2012

Udinese, Torje: “Prossimo anno sarà il mio. Mutu mi aiuta”

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In una lunga intervista ai microfoni di “GSP.ro”, Gabriel Torje, centrocampista offensivo dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni per commentare il suo ruolo nella nazionale rumena, ed ha anche fatto un bilancio sulla sua prima stagione in Italia con l’Udinese, con la quale ha centrato l’accesso ai preliminari per la prossima Champions League.

L’obiettivo della Romania è aprire un nuovo ciclo in vista dei Mondiali del 2014: “Mancano tre mesi prima dell’inizio dell’avventura in vista dei Mondiali del 2014, dove saremo nel girone con Olanda, Turchia, Ungheria, Estonia ed Andorra. Vogliamo centrare la qualificazione ed io sono molto motivato. Mi sto responsabilizzando, sento un ruolo di leader con la nazionale e voglio indossare i colori del mio paese”.

Sulla sua esperienza in Serie A: “Spero la prossima stagione di avere maggiore successo e di poter giocare nel mio ruolo naturale. Comunque, non sono preoccupato, in Italia un giocatore di 22 anni viene considerato giovane. In Serie A si gioca ai massimi livelli fino a 35-37 anni. Adrian Mutu, che ha avuto diversi problemi, mi ha detto di tenere sempre la testa alta, di lavorare e che il mio turno arriverà anche in Serie A. Se Di Natale mi ha incoraggiato? Sì, lui come tutti gli altri mi dicevano di non essere arrabbiato perché in Italia è difficile azzeccare la prima stgione. Ci sono solamente poche eccezioni, più uniche che rare. In generale il primo anno è di assestamento. Il calcio della Serie A è tra i più difficili, ma l’anno prossimo vorrei centrare ancora la Champions League e giocare anche la manifestazione con l’Udinese. Come sono cambiato rispetto a quando giocavo in Romania? Al Timisoara ero un ragazzino che correvo su tutto il fronte offensivo senza pensarci, volevo solamente toccare la palla. Alla Dinamo invece ho iniziato a giocare più con la testa ed all’Udinese invece ci sono giocatori esperti e forti dai quali imparare. Ho imparato ad esempio ad essere sempre professionale al cento per cento. Gli italiani non hanno regole vincolanti sul tempo libero, l’importante è dare il cento per cento in allenamento ed in partita. Se ho fatto amicizie ad Udine? Sì, ma in un primo momento non è stato facile perché non conoscevo la lingua. Ma ora mi trovo bene con tutti, ad esempio ho legato con Coda, Pasquale, Benati, Ekstrand, Handanovic”.

Su una preferenza tra Neymar, Messi e Ronaldo, spiega:Mi piace molto Messi. Ho giocato contro Neymar con la mia nazionale ed a 20 anni è già un campione incredibile, fa cose che alcuni non riescono a fare entro i 30 anni. Messi però ha dimostratao di essere fuoriclasse anche in Europa, ha segnato oltre 200 gol col Barcellona! Il mio soprannome di Messi della Romania? Si diceva già quando ero alla Dinamo, si tratta di un soprannome difficile da portare. In Italia mi chiamano “Gabriel” o “campioncino rumeno””.