2012
Lazio, Reja: “Ringrazio i tifosi, il futuro…”
Edy Reja ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio. Il tecnico della formazione biancoceleste ha rivissuto una stagione travagliata, che ha comunque portato un piazzamento ai piedi della zona-Champions: “Devo ringraziare i tifosi che mi hanno sostenuto anche nei momenti più difficili. Abbiamo raggiunto un obiettivo anche non quello importante. Siamo arrivati quarti ma non in Champions dunque l’obiettivo più importante non l’abbiamo centrato. In questi giorni ho ricevuto più di cento messaggi di affetto, abbraccio tutti i miei sostenitori e li ringrazio. C’è rammarico ma in questa stagione abbiamo messo sotto squadre importanti come Inter, Napoli e Milan. Abbiamo vinto due derby. Giocare più spesso con due punte? Con le due punte adesso giocano in pochi, quello che conta adesso è avere giocatori che possono garantire il cambio di passo e che attaccano gli spazi. Se ricordate quando abbiamo giocato con due punte abbiamo segnato poco mentre con Candreva e Lulic sulla trequarti siamo riusciti a fare meglio perché la punta centrale si chiama i due difensori e permette gli inserimenti degli esterni. Mi dispiace per il recupero tardivo di Lulic, perché oltre a Candreva non abbiamo altri giocatori in rosa con le sue caratteristiche. Il momento più bello della stagione? E’ il primo derby. una vittoria che inseguivamo con grande forza. Poi le vittorie con Napoli e Milan, quando avevamo almeno sei o sette infortunati. Me le ricordo in maniera particolare. Con la Roma quella rete a venti secondi dalla fine è stata fantastica, ho fatto una corsa al gol di Klose come non avevo mai fatto in tutta la mia carriera. Una liberazione più che una gioia, grande soddisfazione. Un futuro ancora alla Lazio? Arrivare a fare il tecnico a Roma non è facile. Basta guardare anche sull’altra sponda con Luis Enrique. Mi piacerebbe che una volta per tutte i tifosi laziali non facessero critiche al presidente. Dovremmo essere un corpo unico, se trovassimo un unione di intenti e un po’ più di considerazione del tecnico e della dirigenza sono sicuro che arriverebbero risultati ancora migliori. Abbiamo fallito dando il massimo ma basta critiche alla società. Senza armonia le cose non possono andare avanti. Io sto meditando in questo momento. Quando sono arrivato ci siamo salvati e poi abbiamo sfiorato negli anni seguenti la Champions League. Bisognava completare la crescita riuscendo a centrare l’accesso alla coppa ma questo discorso si può ritenere fallito. Non ci sarebbe voluto molto, ci sono stare due o tre partite sfortunate ma adesso non bisogna guardarsi indietro.“