Lecce, tanto rumore per nulla - Calcio News 24
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2012

Lecce, tanto rumore per nulla

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I due soli punti ottenuti nelle ultime cinque partite hanno impedito al Lecce di poter compiere il passo decisivo verso la salvezza. Proprio nel momento in cui i giallorossi avevano l’opportunità di capitalizzare quanto di buono costruito dall’arrivo di Serse Cosmi in panchina si sono scoperti incapaci di rendere giustizia alla lunga cavalcata che in pochi mesi stava per riabilitare a pieno l’immagine di una squadra apparsa per lunghi tratti impaurita e senza carattere.

Attributi riscoperti da quando la gestione della squadra è passata dall’incognita Eusebio Di Francesco, reduce da una buona stagione alla guida del Pescara in serie B, al navigato condottiero perugino, all’ennesima lotta della sua carriera da allenatore, che l’ha portato a confrontarsi con realtà analoghe a quella salentina più e più volte negli ultimi anni.

La sua esperienza alla fine non è però bastata se non per impaurire compagini come Fiorentina, Genoa e Cagliari, partite con obiettivi ben diversi da quello della permanenza in serie A, che alla fine hanno dovuto sudare fino alle ultime giornate di campionato. L’ascesa dei pugliesi ha agitato le acque particolarmente in casa dei liguri, dove sul finire del torneo si è toccato con mano il serio rischio di seguire le orme dei cugini della Sampdoria, retrocessi tra i cadetti appena un anno fa tra lo stupore generale. Il cammino di Lecce e Genoa è stato quasi speculare, almeno nella fase fiale del campionato. Ai progressi compiuti dai giallorossi ha corrisposto l’incapacità del Grifone di continuare a volare, ma l’ultima giornata ha dato ragione ai ragazzi di Luigi De Canio.

Dopo aver steccato match di fondamentale importanza contro Cesena, Parma e Fiorentina, i leccasi hanno aggiunto una nuova disfatta alla propria collezione uscendo sconfitti da Verona dove il Chievo ha vinto di misura grazie al gol di Vacek nella ripresa. Ai rossoblu è bastato fare il proprio dovere liquidando il Palermo con discreta tranquillità visto che dal Bentegodi non arrivavano notizie che dessero motivo di preoccuparsi.

Di Michele e compagni hanno comunque incassato l’applauso dei tifosi accorsi i Veneto con la speranza di festeggiare un’impresa che non è arrivata. Ora dovranno accompagnare la propria squadra del cuore verso una nuova promozione.