Italia, Prandelli: "Scelte meritocratiche, gruppo motivato al 100%" - Calcio News 24
Connect with us

2012

Italia, Prandelli: “Scelte meritocratiche, gruppo motivato al 100%”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

a

Intervenuto in confernza stampa per inaugurare quello che sarà il raduno della Nazionale in vista degli Europei in Polonia ed Ucraina, Cesare Prandelli, C.t. dell’Italia, ha commentato così le pre-convocazioni per la manifestazione continentale estiva: “Pochi attaccanti? Cambieremo modulo varie volte e sei attaccanti sono sufficienti per quello che è il nostro modo di giocare. Abbiamo fatto valutazioni su tutti i giocatori che potranno esprimersi al cento per cento nel nostro contesto tattico. Gli esclusi sono stati tali per scelta tecnica. Non abbiamo molto tempo per provare vari moduli, proveremo alcune soluzioni, ma la base è quella già vista durante le qualificazioni. Niente centravanti? Ormai le punte non sono più statiche, Balotelli può giocare sia da centrale sia da esterno, così come Di Natale e Giovinco. La difesa a tre? Proveremo qualcosa, ma preferisco avere un centrocampista in più”.

Sull’infortunio di Chiellini, che rischia di saltare la finale di Copa Italia e le condizioni di Antonio Cassano: “Non mi preoccupa l’infortunio di Giorgio, so che ce la farà. Per quanto riguarda Cassano, ha fatto di tutto per tornare e per esserci e ce l’ha fatta. Ha dimostrato l’attaccamento a questa maglia ed è quello che voglio vedere da parte di tutti”.

Sull’esclusione d Simone Pepe: “È un calciatore molto utile per arrivare sul fondo, ma non faremo questo tipo di gioco. Giaccherini invece copre più ruoli e potrebbe essere utile”. Per quanto riguarda gli altri esclusi: “Vorrei che non pensassero gli sia stato fatto un torto, ho preferito la meritocrazia. Non penso nessuno potesse prendere il posto di Giovinco o Di Natale”. Su quella di Cassani: “Aveva fatto bene, anche con la Fiorentina, oltre che con noi, poi gli infortuni lo hanno fermato ed ho optato per Maggio ed Abate”. Per quanto riguarda Marchetti, Prandelli risponde in maniera secca: “Non c’è e non importa dire perché”.

Sulla chiamata a sorpresa di Verratti: “Ci abbiamo pensato per più motivi, sicuramente le sue qualità, viste anche con l’Under-21, e poi perché vogliamo dare continuità al lavoro che abbiamo fatto. Seguiamo anche i giovani di Serie B e c’è un progetto da seguire”. Su quella di Destro: “È un attaccante molto moderno. Mi aspetto dal lui tanta voglia per mettersi in mostra e sfruttare quest’occasione”.

Sulla situazione del calcio italiano e l’ondata del calcioscommesse: “Dobbiamo essere noi la faccia pulita del calcio e di dimostrare che nel nostro calcio c’è voglia di fare pulizia”.

Sulla conferma eventuale per Montolivo: “Mi aspetto da lui personalità, la stessa messa in campo a Firenze ultimamente”. Mentre per Diamanti spiega: “A Bologna ha fatto vedere di avere tutto: talento, qualità, tattica e personalità. Può fare sia il trequartista che il centrocampista, ha spirito di sacrificio, per lui non è un premio, ma un riconoscimento della sua grande stagione”.

Su cosa si aspetta dai Campioni del Mondo del 2006: “Spero che possano trasmettere ai più giovani o meno esperti qualcosa di importante per ripartire con un nuovo ciclo”.

Prandelli passa poi a commentare alcune situazioni del calcio italiano, tornando anche sull’episodio Ljajic-Rossi ed il rispetto dei giovani nel calcio italiano: “Mancano dirigenti in grado di tenere saldo uno spogliatoio, mentre gli allenatori hanno perso un po’ di potere. Le società che hanno vinto in questi anni hanno al loro interno riferimenti per i giovani e la squadra, che altrimenti rischia di disunirsi”.

Sullo stress per gli allenatori che ha portato agli anni sabbatici di Guardiola e Luis Enrique, ma anche alle parole di Guidolin: “Rispetto chi ha l’umiltà per ammettere determinate cose, e Guidolin ha messo prima l’Udinese e poi sè stesso”.

Tornando alla Nazionale e la decisione di puntare sul blocco della Juventus: “Lo scudetto vinto dai bianconeri ha dato ragione alle scelte che ho fatto dal mio arrivo. La Juventus è l’unica squadra italiana che ha puntato forte sui nostri giovani”.

Sul suo futuro e gli accostamenti ad altre squadre: “Ho sempre detto di voler rispettare il contratto in essere fino ai Mondiali del 2014, poi rivedremo con la Figc e faremo le valutazioni in base anche a quello che sarà il risultato durante gli Europei”.

Per quanto riguarda Mario Balotelli: “Ultimamente non ha giocato molto, ma sono convinto che vedremo in campo un giocatore determinato e con tanta voglia di dimostrare il suo valore ancora una volta”.

Chiosa con un’analisi sul torneo: “Non abbiamo fissato obiettivi minimi. Ogni allenatore pensa a fare bene con la squadra a disposizione, giocheremo tappa dopo tappa. La gara contro la Spagna? È una gara affascinante, speriamo di assistere ad un grande spettacolo”.