2012
Setti annuncia: “Comprato l’80% del Verona”
Maurizio Setti, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha fatto sapere di essere diventato il nuovo azionista di maggioranza del Verona. L’ex vice-presidente del Bologna fa capire di voler ripartire dalla formazione scaligera, lanciata verso il ritorno nella massima serie: “E’ tutto vero, ho già messo le firme sull’accordo versando un anticipo acquisendo l’80% delle quote da Martinelli, che rimane in società con una quota di minoranza. Il costo dell’operazione si aggira sui 10 milioni. La firma del passaggio di proprietà potrà avvenire solo dopo il 30 giugno perché fino a quella data sono vincolato col Bologna. Perchè riparto da Verona? Sono legato a quella città. Quando nel 1989 ho iniziato la mia attività d’impresa, il mio socio di allora era Saverio Signorini, un veronese. Andavo spesso a Verona e frequentavo lo stadio. Erano gli anni del dopo scudetto, l’epopea di Bagnoli ed Elkjaer stava svanendo ma la passione per il calcio è sempre rimasta intensa. Peraltro, già alcuni anni fa il conte Arvedi mi offrì il club gialloblù ma non mi sentivo ancora pronto. Verona la piazza giusta? Ritengo di sì. I veronesi, a differenza di noi emiliani, sono meno appariscenti ma più concreti. Non vivono di ricordi come a Bologna dove sono ancora legati allo scudetto del 1964. I tifosi hanno voglia di bel calcio e guardano alla squadra come collettivo, non chiedono per forza una stella. L’importante è che i giocatori escano dal campo con la lingua sotto le scarpe. Nel calcio bisogna essere ambiziosi e futuristi. Esco dal Bologna perché ci sono troppe teste e poche idee nuove. L’esempio di gestione che mi piace è quella di Marotta alla Juve. Progetti per il futuro? Se saremo ancora in Serie B punteremo ai playoff, in A ci basterà la salvezza per consolidarci nel medio termine. I pilastri della squadra rimarranno Rafael, Jorginho, Hallfredsson e Juanito Gomez.”