Lecce, Cosmi: “Accettiamo retrocessione, ma non come siamo stati trattati”

Intervenuto ai microfoni di “Sky Sport” a fine gara, Serse Cosmi, allenatore del Lecce, ha commentato la retrocessione dei salentini, arrivata oggi dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Il tecnico dei giallorossi si è detto piuttosto infastidito dal risultato finale, soprattutto per come è stato organizzato il calendario ed il ricorso respinto dalla Lega Calcio per giocare in contemporaneità col Genoa, altresì in lotta per la salvezza. Queste le sue parole: “Bisogna prendere questo verdetto con sportitivà. Ancora non c’è la matematica. Questa squadra retrocederà, ma questa città no. Abbiamo disturbato un po’ il campionato negli ultimi mesi e creato apprensioni a suadre che già pensavano al prossimo ritiro estivo. Resta ancora tutto da giocare per quanto riguarda gli ultimi novanta minuti. Siccome siamo in un momento estremamente negativo del nostro calcio, penso sia una cosa da apprezzare vedere una squadra che retrocede e tutto lo stadio che applaude la propria squadra ed i propri giocatori. È un’emozione particolare. Come mai il Lecce è retrocesso? Rimango estremamente convinto che giocare a 48 ore dalla precedente partita è stata l’ennesima dimostrazione di mancanza di sensibilità nel calcio. Significa tantissimo giocare così tante gare decisive in così poco tempo. Ho provato a non dare alibi alla squadra ieri in conferenza stampa, non mi sembrava giusto, ma non mi pare giusto manco cosa hanno fatto a noi. Questa città non meritava la maniera con la quale ci hanno costretto a giocare questa partita. La Fiorentina nelle stesse condizioni? Beh, faccio una premessa: guardate i giocatori che avevano in campo la Fiorentina, a parte le assenze, e chi avevano in panchina, paragonati alla nostra formazione ed alla nostra panchina, considerate le assenze. Ritengo di dire che non sia stato giusto, se qualcuno poi pensa il contrario sono qui per ascoltare le spiegazioni. Inoltre, se la Juventus per calendario doveva giocare il pomeriggio, come mai è stato reso possibile di farla giocare alla sera?”.