Palermo, Sogliano: “A Roma gara insidiosa”

Sean Sogliano fa emergere le insidie che potrebbero essere portate al Palermo durante la sfida all’Olimpico contro la Roma.
Il direttore sportivo rosanero, in un’intervista riportata dalla redazione di Livesicilia, ha fatto capire quale deve essere l’atteggiamento dei siciliani contro la formazione di Luis Enrique: “E’ una gara molto insidiosa, contro una squadra che certamente vorrà  cancellare la delusione del derby. Non so se è meglio affrontarla dopo una sconfitta, credo che se avesse vinto, le insidie sarebbero state sempre le stesse, la Roma è una squadra imprevedibile. Un derby con Sabatini? Non lo definirei così, ognuno ha il suo modo di lavorare, lui è lui, io sono io, lo stimo molto per quello che ha fatto, che fa e che farà , ma la sfida è tra Roma e Palermo e non Sabatini-Sogliano. Il 4-4-2 di Mangia? Secondo me si sta parlando troppo del modulo, il mister sta preparando la partita di Roma e basta. Mangia in queste prime partite di campionato ha già  dato un’impronta alla squadra e ha fatto giocare la sua formazione in un certo modo, un po’ come fanno anche gli altri allenatori. Poi è possibile che durante la partita si possa cambiare qualcosa, ma tra l’altro Mangia lo ha già  fatto, inserendo magari un centrocampista in più o in meno. Adesso dopo questo colloquio si parla solo di cambiamento di modulo. Non c’è la preoccupazione con quale modulo giocherà  il Palermo, Mangia ha le proprie idee e sta preparando la partita come ha sempre fatto, questa settimana inoltre ha tutto il gruppo a disposizione al contrario del pre Milan quando molti giocatori erano fuori con le varie Nazionali. Non parliamo di modulo, pensiamo solo alla partita di domenica e a fare bene. I colloqui con Zamparini? Io sono abituato a non far uscire quello che si dice in un colloquio, non si possono rendere pubbliche certe cose, ma anche dettagli positivi e non solo negativi, fa parte del nostro lavoro. Zamparini comunque è soddisfatto del nostro lavoro, a Milano si è fatta una partita non come le altre, ma parliamo di una sola partita e non di sei, sette gare.”