2016
Bari fermo: prima 7 milioni, poi le scelte
Nodo allenatore: Stellone, Aglietti e Tesser per il dopo-Camplone
Tutto fermo in casa Bari e silenzio radio dal punto di vista sportivo in attesa dell’arrivo in città di Ahmad Noordin Datò: fintanto che l’imprenditore malese non avrà rilevato ufficialmente il 50% delle quote della società pugliese, nessuna decisione verrà presa in merito alla squadra della prossima stagione, né per quanto riguarda i giocatori e nemmeno lo staff tecnico. Al momento il Bari vive un momento difficile, con un debito di circa 4,5 milioni di euro (più del valore complessivo del club): entro il 3 giugno, data dell’assemblea dei soci, andrà estinto il passivo e ricapitalizzata la società liquidando probabilmente il socio di minoranza Cosmo Giancaspro, che vanta un credito di circa 2,5 milioni di euro. In totale dunque, al netto dei prossimi investimenti, il presidente Gianluca Paparesta avrebbe chiesto a Noordin di mettere subito sul piatto 7 milioni di euro. Da quel momento in poi si potrà iniziare a ragionare con più calma sul fronte sportivo.
BARI: STELLONE, AGLIETTI, TESSER PER LA PANCHINA – Il primo capitolo da affrontare sarà relativo all’ennesimo cambio di allenatore per i Galletti. Andrea Camplone ha convinto dal punto di vista tecnico ma, dopo l’eliminazione dai play-off promozione, indubbiamente la sua posizione all’interno dello spogliatoio si è indebolita ed è probabile che con molti giocatori già in precedenza si fossero create tensioni. Per la successione sono vari i nomi in ballo: da Roberto Stellone, tecnico che ha da poco lasciato la panchina del Frosinone, passando anche per quello di Alfredo Aglietti, che ha terminato da pochissimo il ciclo ottimo con la Virtus Entella, passando per Attilio Tesser, che quest’anno è stato prima esonerato e poi ripreso dall’Avellino. Questi, al momento, sono i nomi in ballo per la panchina del Bari l’anno prossimo ma, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno oggi, ci sarà prima da capire quali saranno le intenzioni di Noordin.