Lippi: «La mia esperienza all’Inter non è stata un fallimento totale» | CdS

L’ex ct della Nazionale italiana intervistato dal Corriere dello Sport

L’ex Ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi, ma che in Italia ha anche allenato tra le altre squadre la Juventus e l’Inter, è stato contattato dal Corriere dello Sport a cui ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato delle sua non molto positiva esperienza all’Inter nella stagione 1999-2000. Queste le sue parole: «La mia esperienza all’Inter la considero come una tappa; non si può vincere sempre, ci sono alti e bassi. Ho avuto tantissimi alti, l’Inter è un basso, come altri che ho avuto. Il perché non è più importante: era una grande squadra, un grande ambiente, ma non è andata benissimo, tutto qua. Però nonostante tutto arrivammo quarti in campionato, spareggiando col Parma, battuto, per il posto Champions e in finale di coppa Italia, persa con la Lazio. Direi che non si può parlare di fallimento.» Poi in merito al rapporto con quei giocatori ha aggiunto: «Con Vieri ci fu un lungo momento di tensione, poi una sera al ristorante parlammo a lungo e non abbiamo più smesso di fidarci l’uno dell’altro. E comunque a lui è legato il mio più grande rimpianto: la coppia da urlo Vieri-Ronaldo che in quella stagione tra infortuni e varie avranno giocato insieme solo tre partite.»

L’INTER DI OGGI. L’ex DT del Guanghzou ha poi parlato del momento attuale dell’Inter: «L’Inter è tra le mie cinque candidate allo scudetto, con Juve, Napoli, Milan e Roma. In questo contesto, dopo aver perso molto nel precampionato, Mancini è stato bravo a fare quadrato e prepararsi a vincere. Certo, ha potuto lavorare serenamente, godendo del credito accumulato grazie a quello che aveva vinto in passato in nerazzurro.»