Donadoni: «Milan? La mia faccia non piace» - Calcio News 24
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2015

Donadoni: «Milan? La mia faccia non piace»

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donadoni parma agosto 2014 ifa

L’ex Parma dribbla su Cassano: «Quello che avevo da dire l’ho detto»

Ha guidato un Parma sbrindellato nella scorsa stagione, ora, in attesa di una nuova avventure, Roberto Donadoni segue il campionato italiano. Si parte dall’analisi della Juventus, rinata in Champions League contro il Manchester City: «Partita perfetta. Anche perché all’estero ti lasciano giocare e certi valori vengono fuori. In Italia si pensa soprattutto a non far giocare gli avversari. Ecco perché i bianconeri hanno incontrato delle difficoltà. Cuadrado? Grande acquisto. E’ uno dei pochi giocatori che nell’uno contro uno salta l’avversario con grande facilità. Poi la vecchia guardia, un punto di forza che non viene mai a mancare. La Juve secondo me ha fatto bene a rivoluzionare tutto. Bisogna farlo quando si vince. E poi sono arrivati elementi di spessore. E’ garantito presente e futuro», ha spiegato Donadoni ai microfoni di Tuttosport.

LOTTA SCUDETTO – Dopo aver promosso il rinnovamento bianconero, il tecnico ha parlato della rinascita dell’Inter e della lotta per lo scudetto: «E’ presto per fare previsioni. Di sicuro i nerazzurri faranno meglio della passata stagione ma aspettiamo ancora qualche giornata prima di dire se sono da scudetto. Roma? I giallorossi assieme al Torino sono le squadre che in questa stagione stanno giocando meglio. La formazione di Garcia è altamente competitiva».  

IN BALLO – Poi si passa ai singoli, da Andrea Pirlo ad Antonio Cassano, passando per Mario Balotelli: «Pirlo è grandissimo, intelligente e saprà quando sarà arrivato il momento. Cassano? E’ andato alla Sampdoria: quello che voleva da sempre, no? Se mi ha deluso? Quello che avevo da dire su di lui l’ho già detto. Balotelli? I numeri non gli mancano, dipende da lui e non dagli altri», ha spiegato Donadoni, secondo cui Antonio Conte fa bene a lamentarsi per la mancanza di grandi attaccanti italiani e a chiedere maggiore collaborazioni ai club, che invece sono intransigenti. Infine, sul Parma e il suo futuro: «La storia non è finita e voglio vedere come andrà a finire. Ci sono ancora tante situazioni in ballo: Dovevo andare al Milan? Si vede che la mia faccia non piace. A parte questo dico che i rossoneri sono tornati competitivi ai massimi livelli».