Zamparini: «Berlusconi voleva Conte»

E sul futuro del club: «Mi faccio da parte, ma voglio garanzie»

Mentre la squadra si prepara ad affrontare il Milan, Maurizio Zamparini è impegnato con… la vendemmia. Non ci sarà a San Siro il presidente del Palermo, che però troverà il tempo per allontanarsi dalla sua tenuta in Friuli e caricare la squadra prima della partita. La situazione, però, è ben chiara per il patron rosanero: «Avrei preferito il Milan alla prima giornata, ora è troppo arrabbiato dopo aver perso male con l’Inter. Balotelli ha dimostrato subito quanto vale. E’ l’unico che può fare la differenza con una giocata. Speriamo, però, dalla prossima partita. Mihajlovic ha personalità e ambizione per dare un’identità alla squadra. Berlusconi pensava a Conte, ma il serbo era l’unico sulla piazza con le caratteristiche giuste per rilanciare i rossoneri. Ha bisogno di tempo, comunque sono in credito con lui», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, scherzando sul fatto che l’abbia “raccomandato” e sulla speranza che la squadra non venga affossata.

IL MISTER – Zamparini, che punta sulla qualità di Vazquez e attende il ritorno al top della forma di Gilardino, ha parlato del feeling con Beppe Iachini: «Ha plasmato un Palermo strutturato che in velocità diventa temibile. Siamo una squadra tosta e i nostri giovani sorprenderanno anche quest’anno. Rinnovo? Se con i giornalisti non parlo di come deve giocare la squadra, vuol dire che l’intesa è perfetta. E’ bravo, mi auguro rimanga per 10 anni. Ho l’opzione per rinnovargli il contratto in qualsiasi momento, conto di farlo al più presto, magari con una nuova prelazione».

CERCASI ACQUIRENTE – Sguardo al futuro, dunque, per il patron del Palermo, pronto però a farsi da parte e a vendere il club: «Per rispetto alla mia età è bene che a fine anno mi faccia da parte. Cerco un acquirente che dia futuro al Palermo. Non ho bisogno di soldi, ma voglio garanzie per il club. Posso dare una mano da presidente onorario».

CORAGGIO – Zamparini torna poi a parlare di Dybala, che non è ancora titolare nella Juventus: «Fosse per me sarebbe rossonero, ma ha preferito la Juve. La scelta è stata coraggiosa: il tempo gli darà ragione. Dico solo che nel Milan oggi sarebbe la prima scelta. Sinisa stravede per lui. La prima volta che lo vide disse: “Ma nel Palermo gioca Messi?”», ha raccontato il presidente del Palermo, che infine ha commentato l’addio all’Inter di Fassone: «Thohir vuole puntare sui propri uomini. All’estero funziona così. Non dobbiamo aver paura di perdere la nostra identità».