Guardiola: «Amo Mario Goetze»

Ed emerge un retroscena sul rigore calciato da Muller

Sebbene non sia quasi mai inserito nella formazione titolare, Mario Goetze resta un punto fermo per Pep Guardiola, che lo manda in campo a partita in corso. E l’attaccante del Bayern Monaco, nonostante ciò, riesce ad essere decisivo, come nel match di ieri contro l’Olympiacos, nella prima giornata della fase a gironi di Champions League.

LE LODI – Lo ha sottolineato lo stesso tecnico del club bavarese al termine della partita: «Io amo Mario Goetze. L’ho detto un milione di volte e continuerò a dirlo: è un bravo ragazzo, ha sempre un atteggiamento positivo e dopo il suo gol è diventato tutto più facile per noi. E’ un top player, ha enormi qualità. Panchina? Se avessi escluso Muller o Lewandowski mi avreste chiesto il motivo. In questa squadra c’è tanta qualità e devo fare delle scelte. Posso capire che sia deluso, ma Mario deve sapere che voglio il meglio per lui e che sono sempre pronto ad aiutarlo».

NO GENEROSITA’ – Intanto è emerso un retroscena in merito al rigore calciato da Thomas Muller: Pep Guardiola avrebbe costretto l’attaccante a tirare il rigore, anche se Thiago Alcantara aveva convinto il collega a cedergli il tiro. Il centrocampista, che aveva messo la palla sul dischetto, ha rinunciato al tiro dopo che l’allenatore con gesti energici ha chiarito che doveva tirare Muller. «Thiago mi ha detto che voleva tirare il rigore e io non avevo nulla in contrario, essendo un giocatore di squadra, ma poi è arrivato il segnale dell’allenatore. Dovevo tirare io, era una gara ufficiale», ha spiegato il tedesco.