Trapattoni: «L’Italia ha un’identità, è tosta»

E sul campionato: «La Juve è come un drago a sette teste»

Giovanni Trapattoni, esperto tecnico tornato in scena in vesta di commentatore delle gesta azzurre in radiocronaca, ha parlato ai microfoni di Tuttosport soffermandosi sia sulla Nazionale che su altri aspetti dell’attualità calcistica italiana. Le prime parole sono proprio sugli uomini di Conte e sulle critiche dovute alle ultime prestazioni, non del tutto brillanti: «Non abbiamo Messi o Cristiano Ronaldo e quindi dobbiamo acocntentarci di quello che abbiamo. Di questo bisogna tenerne conto, nel calcio non devi inventarti niente». Partendo da questo presupposto il Trap vede anche aspetti positivi nella Nazionale delle ultime uscite: «Abbiamo un’identità precisa e siamo pratici. Contro Malta e Bulgaria ho visto giocatori rincorrre avversari per 80 metri per mantenere il successo. Conte? Carica e trasmette grinta, riesce ad ottimizzare al meglio il materiale che offre in questo momento il calcio italiano. Non so se vinceremo l’Europeo ma di sicuro arriveremo tra i primi, siamo tosti, determinati e concreti».

VALORI CHE EMERGONO – Trapattoni si è soffermato anche sul campionato sottolineando come, al di là delle sorprese iniziali, i valori tecnici alla fine emergeranno: «Con il tempo certi valori verranno fuori, il nostro campionato è il più bello del mondo perché ti regala sempre sensazioni forti. Spettacolo assicurato? Diciamo che sarà un torneo più equilibrato rispetto agli ultimi anni». Al di là dell’equilibrio, secondo il tecnico, sarà la Juve a vincere nuovamente: «E’ la squadra più forte, ho sempre paragonato la Juve a un drago di sette teste. Gliene tagli due, ma ne restano sempre cinque».