Ventura: «Il Torino sta tornando grande» - Calcio News 24
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2015

Ventura: «Il Torino sta tornando grande»

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ventura torino agosto 2015 ifa

L’allenatore granata tra retroscena e aneddoti: «Quando Bonucci…»

Lavorando giorno e notte, facendo anche quello che non era compito suo, prendendosi le sue responsabili, Giampiero Ventura ha rilanciato il Torino. L’allenatore granata in questi anni ha dimostrato di saper individuare i calciatori in grado di affermarsi: «Abbiamo la pazienza di capire il giocatore, cercare di farlo maturare, spiegargli qual è la strada sulla quale deve lavorare. Poi tocca all’individuo proseguire… Sanchez Mino ti dice: io non ho da imparare assolutamente niente. Allora l’unica cosa che faccio è dargli un pallone, un campo e degli avversari. Se poi il campo dice che tu non sei, io spiego qual è secondo me la strada da seguire. Bonucci mi ha detto: fammi diventare giocatore. Dopo 12 mesi giocava in Nazionale. Vives e Gazzi andrebbero venerati, hanno anteposto il Torino a se stessi: gli abbiamo fatto fare tutto, ci manca solo che diano il bianco ai muri», ha dichiarato Giampiero Ventura ai microfoni di Tuttosport, spiegando anche che il Torino è una squadra che si basa sui rapporti e che quindi dà ai giocatori quel tempo per crescere che manca invece altrove. Infatti, Alessio Cerci e Ciro Immobile altrove hanno trovato difficoltà.

ANIMA RITROVATA – Secondo Ventura al Torino è stato costruito qualcosa che non si compra, ma che è l’unica cosa che veramente conta: l’anima. Il tecnico, che in passato non ha trovato continuità, in granata ha invece la possibilità di curare il progetto avviato con Urbano Cairo, sul quale ha affermato: «Ha avuto la voglia e l’umiltà di confrontarsi e scambiare reciproche sensazioni. Anche di ascoltare». Vives e Glik sono, invece, i giocatori simbolo del Ventura granata: «Loro erano in quello sgabuzzino alla prima di campionato ad Ascoli con 40° all’ombra. Ma sono legato e riconoscente a tutti quelli che ho allenato, senza la loro voglia di soffrire e la loro disponibilità il Torino non sarebbe questo».

NUOVE CONFERME – Vincere è dura, ma non è impossibile per il Torino. Ci crede fortemente mister Ventura, che poi ha svelato altri aneddoti, in questo caso relativo alle promesse mancate e non granata: «Stevanovic? Non ha avuto la forza mentale di fare il calciatore professionista e questo gli ha bruciato la carriera. Ha rischiato di buttarla via e mi ha dato ragione. Bruno Peres? Ha grandissime qualità ed è maturato, ma dopo il gol contro la Juventus si è perso per mesi. Se Baselli commette lo stesso errore, il processo di crescita si allunga. Vale per tutti. Belotti? Deve prima conoscere la sua nuova casa, poi sarà pronto per la sua strada. Vincere? Non puoi competere con certi budget, ma sono convinto che con programmazione e crescita delle strutture l’occasione capiterà».