2015
Catania, Bianco: «Ora basta umiliazioni»
Il primo cittadino etneo accetta le sanzioni, ma chiede rispetto
Sì al Catania in Lega Pro, no alla pubblica gogna: è quello che chiede il sindaco della città etnea Enzo Bianco tramite una lettera inviata oggi. Il Catania, al centro dello scandalo calcioscommesse per le partite acquistate dal proprio ex presidente, Antonino Pulvirenti, e dall’ex amministratore delegato Pablo Cosentino, è stato punito dalla giustizia sportivo con la retrocessione d’ufficio in Lega Pro dalla Serie B ed una penalizzazione di 5 punti. Secondo molti anche poco, secondo altri invece troppo. Bianco, intervenuto oggi, si è però soffermato su un altro punto di vista della vicenda, quello mediatico, chiedendo ai giornali un maggiore equilibrio nel giudicare le tristi vicende della società rosazzurra e in generale di tutta la città.
CATANIA: LA LETTERA DEL SINDACO BIANCO – Ecco qualche spezzone della lettera inviata dal primo cittadino catanese al direttore de La Gazzetta dello Sport Andrea Monti: «Il procuratore federale Stefano Palazzi, protagonista da tempo di un’azione efficace di pulizia e trasparenza contro gli illeciti nel mondo del calcio, ha proposto una sanzione pesante ma che tutti i catanesi hanno accolto con rispetto: la retrocessione della società in Lega Pro e una penalizzazione di 5 punti». Per Bianco va bene così, è inutile dunque che i giornalisti chiedano sanzioni ancora più severe: «E’ giusto comprendere come calcare ulteriormente la mano con punizioni più gravi, come alcuni stanno chiedendo di fare in queste ore, comporterebbe il rischio di uccidere il calcio nella nostra città. Ma soprattutto rappresenterebbe un’inutile umiliazione. Tutti i catanesi sono consapevoli che è giusto pagare quando si sbaglia. La città, però, non può essere ancor di più penalizzata». In attesa del possibile appello, la vicenda si ferma qui.