2015
Nardi indagato, ma è un equivoco! | GdS
La Procura cerca un difensore… ma lui di mestiere fa il portiere!
Uno spezzato dell’Italia di oggi che racconta tanto, purtroppo, di come vanno le cose. Michele Nardi è il portiere del Santarcangelo: mesi fa il suo nome, insieme a quello di tanti altri giocatori della squadra romagnola, era finito al centro dell’indagine “Dirty Soccer”, che ha portato in manette calciatori e dirigenti, tutti indagati ancora per calcioscommesse. Come tutti gli altri anche Nardi ha ripetuto per mesi di essere innocente, di non c’entrare assolutamente niente con le combine che altri suoi compagni avevano messo in piedi. Nessuno gli ha creduto, non fosse per un piccolo dettaglio: come detto, Nardi è un portiere e nelle intercettazioni che lo hanno portato sotto indagina si parlava di un difensore…
LA STORIA DI MICHELE NARDI – In una intercettazioni Raffaele Pietanza e Massimiliano Carluccio, coloro che secondono l’accusa collaboravano per mettere in piedi per partite truccate, parlavano dei soldi chiesti dal giocatore del Santarcangelo Vito Falconieri dai compagni, tra cui un difensore appunto, per procurare un rigore al Gubbio nella partita seguente (esattamente come poi accaduto). Il rigore non lo procura Nardi, ma qui scatta l’equivoco, perché la Procura Federale indica lui come colpevole e lo indaga. Nelle seguenti telefonate i responsabili della combine ironizzano pure sul rigore procurato mettendo di mezzo Nardi, ma i filmati parlano chiaro: il portiere non c’entra niente in quella occasione. Adesso Nardi va verso il proscioglimento, scrive oggi La Gazzetta dello Sport, che ha raccontato la storia. Se le cose fossero andate così, che figura!