2015
Corvino e i talenti dell’ex Jugoslavia: «Hanno una marcia in più»
Il ds del Bologna: «Gran cultura del lavoro»
Da Boijnov a Berbatov (il cui trasferimento al Lecce è sfumato per pochissimo) passando per Adem Ljajic e Stevan Jovetic: di talenti stranieri Pantaleo Corvino ne ha scoperti davvero tanti. L’attuale direttore sportivo del Bologna può essere considerato un precursore della caccia al talento dell’ex Jugoslavia: fu uno dei primi e oggi in tanti provano a emularlo.
LA MIA VERITA’ – Intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport, Corvino ha spiegato: «Era un territorio straordinario, erano forti in tutti gli sport. Quei calciatori hanno qualcosa in più nel loro dna, un po’ come gli africani che hanno particolari fibre muscolari. Sono giocatori che hanno imparato a giocare in mezzo alla strada e si mettono in evidenza per qualità atletiche e tecniche. Ci sono società come Partizan o Stella Rossa che hanno una gran cultura del lavoro. Prima erano tutti extracomunitari, oggi sloveni e croati sono comunitari, e questo rende tutto più facile. Oggi c’è più concorrenza in questi paesi, ma ci sono tante realtà da scoprire».