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2015

Milan, decide Mihajlovic! Ma mancano due pedine

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Quasi cinquanta milioni per due pupilli dell’allenatore: Mihajlovic, che peso già nelle decisioni del Milan!

A poco più di due settimane dal fischio finale del calciomercato estivo il Milan appare rinforzato rispetto alle carenze della scorsa stagione: gli innesti di Romagnoli, Bertolacci, Mauri, Bacca e Luiz Adriano arricchiscono un organico che aveva mostrato lacune un po’ ovunque. Parte della necessaria ridefinizione è arrivata, ma al Milan manca ancora qualcosa per potersi sentire completo.

ACQUISTI GUIDATI DALL’ALLENATORE – Non lo avevamo dimenticato: il primo rinforzo del Diavolo che verrà è proprio Sinisa Mihajlovic. E non per il suo valore: nessuno può sapere come andrà a finire e dunque che genere di storia sarà scritta nei libri rossoneri. Quel che invece appare certo è un determinato peso del tecnico serbo negli aspetti gestionali del Milan: ha chiesto Bertolacci e lo ha ottenuto per ben venti milioni di euro, si è impuntato su Romagnoli al punto da indicarlo come unico difensore desiderato e lo avrà per una somma superiore ai 25 milioni di base fissa. Insomma Mihajlovic detta la via e la società – intesa come proprietà e dirigenza – fa di tutto per accontentarlo: saremo pure in luna di miele ma questa incidenza nelle scelte di calciomercato era tutt’altro che scontata. A maggior ragione considerando il tenore di scelte rischiose ed oltremodo dispendiose.

L’IDEA ALLA BASE – Trovare quadratura, certo, ma farlo con qualità: Romagnoli è valutato dall’allenatore slavo non soltanto un ottimo marcatore quanto anche un difensore abile ad impostare le primissime battute della manovra e dunque imprimere sin da subito una certa qualità al palleggio, immediato intravedere l’asse centrale con Bertolacci. L’assalto alla cantera giallorossa garantisce freschezza – classe ’95 il difensore e classe ’91 il centrocampista – ed ottimi fondamentali, l’ex Genoa andrà messo nelle condizioni di ripetere la stagione appena vissuta in rossoblu e dunque piuttosto libero di trovare i giusti tempi d’inserimento per riversarsi nei pressi della porta avversaria. Sarà il solito mastino De Jong a guardargli le spalle. Il filo termina dritto agli attaccanti e lì la varietà di soluzioni non manca: Bacca e Luiz Adriano garantiscono un buon numero di gol, ad oggi ne avanzano addirittura sei (Menez, Matri, Niang, Honda, Cerci e Suso). Da non sottovalutare il possibile apporto di Niang: il francese in quel di Genova ha dimostrato di non essere l’ultimo degli arrivati, ha forza fisica prorompente e per questa ragione può adattarsi al calcio di Mihajlovic.

COSA MANCA – Un centrocampista di passo prima di tutto. Che sia 4-3-3 o 4-3-1-2 l’impiego di Bonaventura appare più congeniale tra le tre pedine offensive, in mediana occorre dunque un interprete che sappia abbinare fase di non possesso a doti totali nella fetta attiva di gioco. Un Vidal per intenderci, vallo a trovare direte voi. Se gli occhi della dirigenza rossonera sono caduti su Axel Witsel la risposta è immediata: sì, è lui l’uomo giusto. Che però costa tanto: servirà probabilmente vendere – e quanti esuberi sono da sistemare in casa Milan! – prima di procedere ad ulteriori innesti. Segnato il primo profilo, spulciando poi la rosa rossonera non è immediato trovare un centrale difensivo di conclamata affidabilità che possa peraltro far maturare Romagnoli senza un carico ingestibile di pressioni. Un difensore esperto, non giocoforza dispendioso, che si abbini al giovanissimo ex Roma offrendo una tranquillità maggiore di quanto possa riuscire a Mexes. Per intenderci, sarebbe perfetto Alex se non fosse per i continui infortuni che ne minano la continuità. Andrebbe dunque reperito sul mercato: due acquisti per iscriversi credibilmente alla lista delle possibili sorprese della prossima Serie A.