Inter, Icardi: «Segnare per vincere, un grazie a Mancini» - Calcio News 24
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2015

Inter, Icardi: «Segnare per vincere, un grazie a Mancini»

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L’attaccante neroazzurro racconta il suo momento, il rapporto con Mancini e l’arrivo di Kondogbia

Segnare tanto e trascinare la squadra ad un titolo. Queste le parole d’ordine di Mauro Icardi, attaccante dell’Inter che si racconta ad FcInterNews.it dopo la premiazione per i traguardi raggiunti la scorsa stagione. «Per noi attaccati, ovviamente, il primo obiettivo è sempre quello di fare gol e aiutare i compagni, poi se a questo si aggiungono anche traguardi come lo scudetto o la coppa saremo molti più felici». 

CANNONIERE – Icardi, che nella passata stagione è arrivato a vincere il premio di capocannoniere assieme a Luca Toni, avanti a Tevez che l’anno prossimo non sarà più bianconero. «Sicuramente senza un giocatore come Carlitos sarà relativamente più facile, un avversario in meno, Toni permettendo ovviamente. Per me Mancini è stato importantissimo, gli devo molto, perché mi ha insegnato a fare cose che prima non facevo come muovermi fuori dall’area venendo incontro per aiutare anche i miei compagni ad andare in porta. Me lo ha chiesto sin dal primo giorno, e abbiamo lavorato molto per questo». 

COMPAGNI – Perno dell’attacco neroazzurro, assieme a Palacio, con il quale l’intesa sembra perfetta. «Quando gioco unica punta devo riuscire a fare reparto da solo e questo vuol dire più lavoro. Con Rodrigo, invece, ci capiamo alla perfezione, siamo complementari, lui agisce da seconda punta al mio fianco e questo avvantaggia sia me che la squadra». Non mancano parole d’elogio per il nuovo arrivo Kondogbia: «Come è arrivato, dal primo minuto, ha iniziato a correre come un pazzo, a centrocampo sarà sicuramente molto importante, fa tantissimo pressing agli avversari, è veramente bravo». «La società ha fatto tanto e ci ha dato tanta fiducia per creare una grande squadra competitiva. Adesso tocca a noi vincere qualcosa, e per farlo abbiamo bisogno di un grande supporto, i tifosi ci sono sempre molto vicini, ma so che possono fare ancora di più».