Juventus, dopo Vidal chi è il prossimo? - Calcio News 24
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2015

Juventus, dopo Vidal chi è il prossimo?

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La Juventus vende clamorosamente Arturo Vidal al Bayern Monaco e perde tre pezzi chiave dei suoi recenti successi: l’analisi

Una provocazione, certo, non troppo però pensando al clamoroso colpo di scena delle ultimissime ore: Arturo Vidal si trasferisce dalla Juventus al Bayern Monaco per 40 milioni complessivi – 36 di base fissa e 4 variabili – e dopo gli addii di Pirlo e Tevez segna di fatto lo smantellamento dello spogliatoio che ha vinto tutto in Italia e che è giunto fino all’atto conclusivo della Champions League salvo inchinarsi al Barcellona dei fenomeni.

CESSIONE ECLATANTE – L’affare Vidal resterà per chi vi scrive il momento cruciale dell’attuale sessione di calciomercato: mai avrei scommesso sulla concomitante partenza di Pirlo e Tevez, convinto che la Juventus avrebbe fatto di tutto pur di convincere almeno uno dei due ed evitare questa irrimediabile (perché contemporanea) perdita di carisma e personalità. Con la cessione di Vidal al Bayern Monaco si è andati oltre l’immaginazione personale: la Juventus perde tre pezzi chiave dei suoi recenti successi, tre guide caratteriali ed apre di fatto ad una vera e propria rivoluzione. Le rivoluzioni sono di per sé intriganti, vero, ma allo stesso tempo pericolose: a maggior ragione quando tutto funziona per il meglio e l’obiettivo è soltanto quello di trovare la ciliegina sulla torta che sparigli le carte e consenta di guardare negli occhi anche i vari Messi e Neymar. Decisiva la vita extrasportiva di Vidal? La Juventus già ne era a  conoscenza.

LA SOSTITUZIONE – Poco importa di chi arrivi a raccogliere l’eredità del cileno: se la dirigenza bianconera avrà nel suo arco le frecce giuste per compensare tre perdite di tale peso e trovare subito l’amalgama giusto per imporsi ancora una volta su tutti, bene, si sarà dimostrata non soltanto di caratura superiore ma oggettivamente di un altro pianeta. Il calcio non è fatto di addizioni e sottrazioni: togli quelli, aggiungi questi altri ed il risultato non cambia. No. Esistono degli equilibri infinitamente più sottili di quanto si possa immaginare che determinano le condizioni, facendo risultare il tutto maggiore della somma delle sue singole parti o inevitabilmente minore. E la Juventus, non lottando per opporsi agli eventi, ha scelto di rischiare: già alla prima giornata di campionato lo spogliatoio si guarderà negli occhi ma non troverà tre punti di riferimento assoluti ed è lì che dovrà aggiungere qualcosa alla mera somma degli individui.

I NOMI – Che poi più di ogni altra cosa scaldano l’animo dei tifosi ma che oggi, come fino a qualche ora fa di Vidal al Bayern Monaco, nessuno conosce: ad ogni modo è altamente probabile che la Juventus in accordo con Allegri scelga di modificare l’interpretazione del 4-3-1-2 base puntando più su fantasia e velocità. Cercando insomma un classico numero 10 di talento che possa elevare livello qualitativo ed imprevedibilità della proposta calcistica: non è da escludere poi l’innesto di un’ala standard che consenta il passaggio – magari in alcune partite o fasi – al 4-3-3 puro. La sensazione forte, mai avuta nell’avvicendamento tra Conte ed Allegri quando invece in tanti davano per spacciata la Juventus, è quella che il campionato possa considerarsi riaperto: i radicali cambiamenti di casa Juve impongono quantomeno alcuni punti interrogativi, brava poi la Vecchia Signora se riuscirà a dissiparli in men che si dica e scarsa la concorrenza se non ne approfitterà. L’occasione di incrinare alcune consolidate certezze di chi ha dominato l’ultimo quadriennio è talmente ghiotta che lasciarsela scappare risulterebbe da principianti.