Abete sugli incidenti: "Qualcosa non ha funzionato fra la Federazione serba e la polizia di Belgrado" - Calcio News 24
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2009

Abete sugli incidenti: “Qualcosa non ha funzionato fra la Federazione serba e la polizia di Belgrado”

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“Qualcosa non ha funzionato tra la Federazione serba e la polizia di Belgrado”: è il parere di Giancarlo Abete, presidente della Figc, sugli incidenti di Marassi. ”Alcune situazioni – ha spiegato Abete a margine dell’incontro tra federazione, club e arbitri – non hanno funzionato all’interno del territorio serbo e nelle procedure tra la federazione e gli organi di pubblica sicurezza della Serbia. E’ stata una giornata molto triste perchè nel centenario della nazionale per la prima volta è accaduta una situazione che nessuno avrebbe voluto vedere. Ora è in atto un approfondimento su un doppio binario: da un lato che riguarda il rapporto tra i due governi e dall’altro su una situazione afferente l’area sportiva su cui noi, con grande serenità , abbiamo inviato all’Uefa il video della partita”. Il numero uno della Figc ha spiegato che con molta probabilita’ la Federcalcio europea ”chiedera’ alle federazioni una relazione che, insieme al referto dell’arbitro e a quello del delegato Uefa, sara’ alla base della decisione della Commissione disciplinare. In questo momento all’interno della Figc è in corso un ragionamento sullo svolgimento dei fatti, che la Federcalcio rappresenterà  all’Uefa. ‘C’è poi un organo di giustizia indipendente dell’Uefa che assumerà  la propria decisione. E se per noi non sara’ idonea, c’è il Giury d’appello” ha spiegato Abete, che ha comunque ribatito come la Federcalcio abbia fatto ”il proprio dovere: nello stadio di Genova ‘si sono giocate partite di Champions e di Europa League e prima dell’altra sera l’unico problema riguardava la rizzollatura e non la sicurezza. Per quanto riguarda la gestione dei biglietti è stata fatta in maniera attenta: esiste un regolamento a cui noi ci siamo attenuti”. Quindi, per Abete, ”alcune situazioni non hanno funzionato all’interno del territorio serbo o nelle procedure tra federazione e organi di pubblica sicurezza della Serbia”.