Adani: «Champions: Napoli già ai quarti, Milan e Inter devono fare gol» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Champions League

Adani: «Champions: Napoli già ai quarti, Milan e Inter devono fare gol»

Pubblicato

su

Adani

L’analisi di Daniele Adani su La Gazzetta dello Sport per quanto riguarda Napoli, Milan e Inter in Champions League

Le italiane di Champions League hanno vinto tutte e tre. Il Napoli ha un piede e qualcosa di più ai quarti, Milan e Inter dovranno andare in Inghilterra e in Portogallo con il vantaggio di 1-0. Ecco l’analisi di Daniele Adani su La Gazzetta dello Sport.

MILAN – «Aveva la sfida più difficile, per valore dell’avversario e momento in cui si è giocato. I rossoneri arrivavano sì dalla vittoria col Torino, ma anche da un periodo negativo precedente e dovevano, proprio nell’andata con il Tottenham, trovare certezze nel nuovo modulo. La vittoria per 1-0 era la meno pronosticabile, ma certifica la bontà del lavoro fatto da Pioli sia a livello tattico che mentale».

NAPOLI – «Io partirei dal primo quarto d’ora, in cui l’Eintracht ha giocato ad alto ritmo, mettendo anche in difficoltà il Napoli. Ecco, è qui che la squadra di Spalletti ha confermato due caratteristiche da grande squadra: applicazione e serietà nell’atteggiamento. Poi è venuto fuori quello che già sappiamo sul Napoli, che è straordinario nell’alternare possesso e accelerazioni. Gli azzurri hanno dimostrato di poter giocare più partite all’interno di un’unica gara, che non è da tutti. Per esempio, il Manchester City a Lipsia non l’ha fatto e quando ha dovuto soffrire ha concesso e preso gol».

INTER – «Che è più forte del Porto, ma deve ringraziare la profondità della rosa per la vittoria di San Siro. Gli ingressi di Gosens, Brozovic e Lukaku hanno fatto la differenza».

IL RITORNO – «L’Eintracht non avrà Kolo Muani e il Napoli è nettamente superiore: lecito non attendersi sorprese. Milan e Inter, invece, non devono fare l’errore di speculare sul vantaggio dell’andata. Devono andare a Londra e a Oporto con l’idea di fare gol a tutti costi e non guardare il cronometro».