2015
Allegri: «La Juve mi ha protetto. Adesso il Triplete»
Il tecnico: «Scuse dei tifosi? Devono ringraziare la squadra, un gruppo di uomini veri»
«Mi ritengo molto fortunato per quello che sto facendo, di far parte di una grande società, di grande tradizione, con un grande dna, che è quello di avere sempre la voglia di vincere e di mettersi in discussione tutti i giorni, poi vedremo cosa succederà in futuro. Ora mi godo il momento». Massimiliano Allegri, intervistato dai microfoni di Rai Sport, pensa al futuro della Juventus, senza guardare al passato e all‘inizio dell‘avventura in bianconero: «I tifosi non mi devono chiedere scusa, se mai possono ringraziare i giocatori per la stagione che stanno facendo. Adesso dobbiamo concentrarci e pensare alla gara con il Barcellona, che sarà, comunque, molto semplice da preparare».
UOMINI SERI – «Io credo sia stata una reazione normale da parte di tanti tifosi – prosegue Allegri – tutti i tifosi juventini che da un giorno all’altro sono stati lasciati, come quando due fidanzati si lasciano. Quindi in quel momento la reazione era normale. Poi alla fine quello che conta nel calcio sono i risultati, la professionalità e il rispetto. Queste sono le cose che ho detto subito quando sono arrivato alla Juventus. Era una sfida bella e credo che nella vita bisogna accettare le sfide perchè ti danno uno stimolo forte per migliorarti. Ho trovato una società che mi ha protetto e che ha sposato in pieno quello che era il mio credo e il mio volere. E un gruppo di ragazzi veramente straordinari. Alla fine sono loro che vanno in campo e che vincono le partite, sono loro che sono bravi anche nei momenti di difficoltà. La Juventus ha un gruppo veramente forte e di uomini seri, veri».
BRAVI NOI – In palio, adesso, il Triplete, a coronamento di una stagione fantastica: «E’ una finale. Una cosa è sicura: meglio giocarci una partita secca con loro che due. Con due, le possiiblità di passare sicuramente sarebbero state molto meno. In una partita secca può succedere di tutto. Noi siamo un una buona condizione, sia a livello mentale ma soprattutto fisico. Poi speriamo di ripetere quello che ha fatto la Nazionale nel 2006. Bisogna essere fiduciosi perchè siamo arrivati in fondo meritatamente, dopo aver giocato due grandi semifinali contro una squadra straordinaria».