Inter, Antonello: «Milan? Fassone guardi a casa sua» - Calcio News 24
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Inter vs. Milan. Antonello, la replica dura a Fassone: «Guardi a casa sua»

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Guerra di nervi tra Inter e Milan su conti e bilanci. L’a. d. nerazzurro Antonello replica alle velate provocazioni dell’omologo Fassone e giura: «Nessun blocco dalla Cina per Suning, ma noi rispettiamo il FPF»

Il grande giorno alla fine è arrivato, ieri: l’Inter ha presentato la nuova Media House liberamente ispirata a quella del Real Madrid. Nuova sala conferenze, nuovo centro media, anche una nuova tv (leggi: Inter: addio Inter Channel, ecco la novità). Il nuovissimo corso di Suning parte da qui: dopo mesi di restrizioni sui conti e di sacrifici, alla fine i nerazzurri avrebbe ricevuto l’ok per allargare un po’ le maglie di bilancio. Prima non si poteva, anche se dall’altra parte di Milano c’è chi in estate ha tirato fuori 230 milioni di euro senza battere ciglio. L’amministratore delegato del Milan, ed ex dell’Inter, Marco Fassone, qualche tempo fa aveva giustificato così la propria liberà di movimento, rispondendo alle critiche: «Il nostro debito è due volte e mezzo inferiore a quello dell’Inter». L’a. d. nerazzurro Alessandro Antonello però ieri ha replicato per le rime: «Non rispondo a Fassone, noi guardiamo in casa nostra: ognuno guardi a casa propria».

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I cinesi dell’Inter hanno un piano diverso da quello del Milan, è evidente: c’è anche il progetto per un nuovo centro di allenamento per le giovanili, conferma Antonello, così come quello di una vera e propria cittadella nerazzurra (in stile Real Madrid o, se volete, ricalcando il progetto della Juventus), mentre sarà valutato bene il futuro di Appiano Gentile (che ora si chiama Suning Training Center). Sul nuovo stadio i ragionamenti saranno fatti solo successivamente, ma è chiaro che la volontà di Suning è quella di spendere e che restrizioni, almeno all’orizzonte, non se ne vedono, come era stato invece paventato qualche tempo fa. «Suning non sarà mai nella black list del governo cinese e a dire il vero non c’è mai stata nemmeno in passato – afferma Antonello – . Semplicemente per investire sul mercato bisogna far quadrare i conti del Fair Play Finanziario». Provando quindi a tradurre: il mercato estivo dell’Inter non è stato esplosivo per via del FPF, nulla a che fare con il presunto blocco degli investimenti all’estero dalla Cina. A gennaio non dovrebbero esserci mutamenti di filosofia: si spenderà, ma con oculatezza…