2015
Ascoli: «Teramo? Accuse diffamatorie»
La replica e la precisazione del club bianconero
Dopo il comunicato del Teramo, l’Ascoli ha deciso di replicare, annunciando che i legali Avv. Grassani e Avv. Celani «si riservano ogni azione idonea a tutelare l’immagine dell’Ascoli Picchio, gravemente lesa dalle dichiarazioni apparse sul comunicato del Teramo Calcio, certi che il Tribunale Federale emetterà la sentenza in conformità alle risultanze probatorie emerse nel corso del processo».
LA PRECISAZIONE – La società bianconera ha, inoltre, precisato che «il predetto comunicato contiene notevoli inesattezze (distacco in classifica di 4 e non 5 punti tra i due club, avvisi di garanzia mai ricevuti dall’Ascoli Picchio), insinuazioni ed accuse diffamatorie (riferimento ad imprecisate “fonti interne federali” ed “introdotte conoscenze”, “disonorevole etica”) ed è opportuno ricordare che la vicenda giudiziaria nei confronti del Teramo non si deve certo all’iniziativa dell’Ascoli, bensì a quelle della Procura della Repubblica di Catanzaro e della Procura Federale, unanimi nel considerare ‘truccata a favore del Teramo” la partita Savona-Teramo. Procure davanti alle quali il presidente Luciano Campitelli non ha voluto rispondere, comportamento quantomeno curioso in chi si professa innocente».
LE LETTERE – Infine, l’Ascoli ha aggiunto che «in qualità di controinteressata e parte lesa, non ha presentato alcuna denuncia, ma due lettere di significazione tese all’adozione, in tempi rapidi e ragionevoli, di tutte le determinazioni idonee a garantire e preservare la regolarità del campionato relativo alla stagione 2015/2016».