Atalanta e Sassuolo, fabbriche di talenti | GdS

Giovani nati nel vivaio su cui puntare in prima squadra: ecco chi fa scuola

La Serie A è pronta ad iniziare un percorso di adeguamento alle norme europee per quanto riguarda la composizione della rosa: dalla prossima stagione ogni club dovrà avere almeno 8 elementi cresciuti in Italia mentre nella stagione successiva sarà necessario avere anche 4 giocatori cresciuti nella stessa società che presenta la lista. I giocatori che si sono formati in Italia, giocando per almeno tre stagioni nel nostro Paese tra il quindicesimo ed il ventunesimo anno di età, hanno visto aumentare in maniera esponenziale il proprio valoere sul mercato e le società non vedono l’ora di blindare i propri talenti cresciuti in casa: emblematico il caso Bernardeschi–Fiorentina, col giocatore nuovamente vicino al rinnovo.

PARADOSSO GRANATA –La Gazzetta dello Sport sottolinea come non manchino esempi virtuosi tra le cosiddette piccole: Atalanta e Sassuolo, ad esempio, hanno in rosa già più elementi provenienti dal settore giovanile. Da Cigarini a Sportiello passando per Berardi ed il difensore Fontanesi, tutti giocatori utili alla causa e cresciuti proprio nelle società in cui militano attualmente. Paradossale la situazione del Torino: sono tanti i giovani talenti ma nessuno di questi è cresciuto nel vivaio granata, un aspetto che renderà decisiva l’esplosione di elementi della Primavera del Toro in vista del prossimo anno.