Atalanta, Gasperini ritorna ad essere "Gasperini": fame e grinta al di là delle formazioni
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Atalanta, Gasperini ritorna ad essere “Gasperini”: fame e grinta al di là delle formazioni

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Gasperini Atalanta-Roma serie A

L’atteggiamento di un’Atalanta momentaneamente ritornata. Grandi meriti a Gasperini dal punto di vista della fame

Atalanta ritornata definitivamente? Troppo presto per dirlo, ma momentaneamente ritrovata: soprattutto per quanto riguarda la grinta e di quella fame che era venuta a mancare. Non è stata una partita legata al “calcio champagne“, bensì una prova d’orgoglio che va oltre visioni tecnico/tattiche, formazioni e anche la forza dell’avversario.

Migliore in campo? Gian Piero Gasperini che è ritornato a fare il vero Gasperini: non per una questioni di risultati, ma per carattere improntato portando ordine e solidità nonostante le premesse iniziali. Una vecchia guardia che ritorna a lottare: contesto che in tanti non potevano mai pensare viste le ultime uscite, e che solo il mister di Grugliasco poteva risolvere. Poi chiaro che l’Atalanta ha certezze più solide e qualitativamente superiori, ci sarà sempre il bisogno di avere determinate pedine in campo (su tutti Lookman, Boga e Hojlund) però la differenza sta nella fame dei giocatori: portando una formazione discutibile ad essere utile alle causa sotto certi contesti.

Chiaro che la “rinascita” passa attraverso una continuità da sfruttare nel rush finale, ma più di tutti da un Gasperini la cui rappresentazione è stata la lunedì sera: volenteroso, affamato e specchio di un gruppo che, contro la Roma, non si è sentito arrivato.