L'emozione non conosce limiti: l'Atalanta tra Napoli e l'abbraccio dei tifosi
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L’emozione che non conosce limiti: l’Atalanta tra Napoli e l’abbraccio dei suoi tifosi

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Dal 3-0 contro il Napoli alla festa dei tifosi nerazzurri all’arrivo a Zingonia: la grande giornata storica dell’Atalanta

Il bello deve ancora venire. Normale per una storia come quella dell’Atalanta abituata ad essere scritta, riscritta ed esaltata dove neanche la sua abitudine nel consacrarsi grande realtà cambia di una virgola il modo di vedere le cose da parte dei tifosi orobici: sempre come se fosse la prima volta, vivendo mille tappe entusiasmanti con gli occhi di un bambino.

Vivere l’Atalanta in questo modo fa provare emozioni uniche oltre che ad un vero proprio senso di appartenenza, anche quando i favori del pronostico sono dalla parte bergamasca: non dare per scontato neanche una virgola. Vedere la Dea che vince non sarà sempre pura formalità seppur sia quasi diventata normale amministrazione, e la vittoria di Napoli non lascia scampo a certi dettagli. Una perfezione assoluta: Carnesecchi para, Hien difende, Miranchuk incanta, De Roon combatte, Pasalic costruisce e Scamacca segna per un 0-3 che non può essere dato per scontato.

Dare giusto valore alle cose, e questo il popolo atalantino lo sa meglio di chiunque altro: quell’amore in grado di portare una città intera ovunque, e se nel caso la trasferta è vietata più per pigrizia che per sicurezza, basta un semplice messaggio, un passaparola che ieri si riuniva in “Tutti a Zingonia alle 17. Per salutare la squadra”.

Attesa che non conosce limiti neanche sotto la pioggia, incapace di spegnere il fuoco di un popolo pronto ad abbracciare i suoi eroi. Poi l’arrivo del pullman tra cori, canti, vessilli nerazzurri, grida di gioia e gli abbracci a giocatori (trascinati nell’entusiasmo della piazza) e soprattutto al mister: l’unione per continuare a puntare in alto, il folle amore dei bergamaschi che non è mai influenzato dal risultato per sottolineare l’unicità della piazza, un sogno che si unisce ad un coro secco e al tempo stesso passionale “Vogliamo la Coppa Italia”. L’Atalanta riprende a sognare e non è intenzionata a svegliarsi, così come la sua gente, che renderà sempre speciale ogni impresa.