2013
Balotelli: da SuperMario a Superuomo
EROI MODERNI – Esistono tanti tipi di eroi. Ci sono quelli che vengono riportati nei libri: alcuni vincitori in guerra, altri sconfitti dignitosamente, altri protagonisti di viaggi travagliati e di insperati ritorni in patria, altri ancora invece fondatori di nuove potenze e devoti agli dei. Questi miti sono stati presi a modello per secoli e secoli di storia, resi grandiosi da chi ne aveva tratteggiato le strepitose qualità. Adesso invece ci sono gli eroi moderni, quelli che scendono in campo la domenica, imitati e osannati da tutti: i calciatori. Già, perchè viviamo nell’epoca in cui il coraggio e l’audacia si misurano sul campo, quello da gioco. E così, normali esseri umani vengono dipinti alla stregua degli eroi, ammirati per quei muscoli scolpiti che talvolta mostrano togliendosi la maglia, stimati per i capricci e per le gesta sportive. Tra tutti, è Mario Balotelli quello che incarna meglio le vesti dell’eroe moderno.
SENZA MORALE – Se Friedrich Nietzsche potesse, siamo certi che esclamerebbe a gran voce: «E’ Balotelli l’Übermensch, l’oltreuomo moderno». Il filosofo tedesco è nato a metà dell’800 e morto il 25 agosto del 1990, a pochi giorni di distanza dalla nascita di SuperMario. Semplice coincidenza direte voi, eppure sono tante le analogie tra l’attaccante rossonero e il superuomo dipinto da Nietzsche. Innanzitutto il fatto che entrambi abbandonano le ipocrisie dei moralisti per affermare se stesso. Il superuomo, così come Balo, vive con la consapevolezza di esser egli stesso a dare significato alla vita, e, svincolato da qualsiasi morale, vive senza bene e senza male attraverso un’elitaria indifferenza ai valori etici. Insomma, non si possono dare regole a Balotelli, perchè lui affermerà sempre la sua volontà di potenza, trainato dagli istinti e dalle passioni più che dalla ragione. Questo fa sì che Balotelli non sia mai banale, in tutto quello che fa. Nella giocata, nell’insulto e perfino nel suo modo strafottente di chiedere scusa.
ETERNO RITORNO – Nietzsche ha elaborato anche la teoria dell’eterno ritorno dell’uguale, che calza a pennello quando si parla di Balotelli. Il filosofo tedesco era convinto che l’universo morisse e rinascesse in base a cicli temporali, ripetendo lo stesso corso e rimanendo sempre uguale. La medesima cosa accade a SuperMario che ad un certo punto sembra finalmente esser maturato ma che poi ricade sempre negli stessi ed ingenui errori, ripetendo un ciclo infinito di crescita e immaturità perenne.
SENZA LIMITI – Non c’è dubbio dunque che Balotelli, grazie alla sua capacità di porsi al di sopra di qualsiasi limite incarni il concetto di superomismo. Tutti i valori passati, come la morale, la scienza e la religione vengono spazzati via per lasciare il posto all’eroe moderno, Balotelli: l’assoluto protagonista della storia.