2012
Barça, ora l’appeTito vien mangiando
La giornata di oggi è stata letteralmente dominata dalle immagini giunte oggi dalla sala stampa del Camp Nou di Barcellona, dove si è ufficialmente consumato l’addio di Pep Guardiola alla formazione della quale è stato prima condottiero in campo e poi guida tecnica esemplare e vincente in panchina.
La freddezza, degna del miglior attore hollywoodiano, mostrata da Sandro Rosell al momento dell’annuncio ha fatto capire che dietro quella presunta serenità ci fosse in realtà quasi una morte interiore, facilmente leggibile negli occhi e nelle espressioni dei senatori dello spogliatoio culè, presenti in prima fila durante la conferenza dell’addio.
Resta da apprezzare il tempismo con cui Rosell e lo stesso Pep hanno deciso di annunciare la fine di un amore: non si poteva più aspettare, non dopo due tracolli inattesi e per questo difficili da accettare, soprattutto quello patito in casa contro gli acerrimi rivali del Real Madrid nella serata in cui, forse, il Barça ha passato alle merengues il testimone di squadra più forte di Spagna.
Apprezzabile anche la decisione di affidare la guida tecnica della squadra a un altro uomo dal cuore blaugrana, un uomo di Guardiola e che in quanto tale proverà, nei limiti del possibile, a proseguire il lavoro svolto dal proprio condottiero: Tito Vilanova ha già superato grandi battaglie anche nella sfera privata, essendo guarito da un tumore alla ghiandola parotide circa cinque mesi fa, ma ora lo aspetta la sfida più importante della propria carriera, dopo una vita da vice.
Non sarà facile per lui prendere parte a qualcosa che, per il momento, sembra essere più grande di lui, ma appare inevitabile che saranno propri i suoi giocatori a trascinarlo nelle prime fasi di un gravoso impegno che rischia di distruggerlo ma che, allo stesso modo, potrebbe innalzarlo alla gloria eterna del mondo pallonaro, così come è accaduto al suo illustre predecessore.
A questo punto, non si può ringraziare Guardiola per l’imponente apporto dato a questo fantastico sport, e augurare a Tito di non fars inghiottire dalle sabbie mobili costituite da quella che sembra l’eredità più pesante da raccogliere.