Belgio, Martinez: «Sentiamo il peso di vincere disperatamente un trofeo»
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Belgio, Martinez: «Sentiamo il peso di vincere disperatamente un trofeo»

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Roberto Martinez, commissario tecnico del Belgio, ha parlato al termine del match di Nations League contro la Francia

Roberto Martinez, commissario tecnico del Belgio, ha parlato al termine del match di Nations League contro la Francia. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

SCONFITTA – «Innanzitutto bisogna guardare il nostro primo tempo, siamo stati bravi e tranquilli. Abbiamo capito ciò che bisognava fare, abbiamo realizzato due gol e ne potevamo fare altri. Nella ripresa è subentrata l’emozione, abbiamo pensato al passaggio del turno e non alle azioni. Abbiamo permesso alla Francia di rientrare in partita e questa è una grande delusione. Siamo stati comunque tenaci, avevamo segnato il 3-2 ma è stato annullato e poi ha segnato Theo Hernandez al 90esimo…».

PROBLEMA – «Il problema è stata l’emozione, la responsabilità di andare in finale. Abbiamo smesso di giocare, la responsabilità che abbiamo provato verso i tifosi. Questa generazione sente il peso di portare un trofeo in modo disperato. Abbiamo comunque segnato tre volte, nella ripresa è subentrata questa emozione. Non si può dare la colpa alla qualità, abbiamo smesso di giocare. Bisogna comunque applaudire l’impegno e la voglia di essere lì. Bisogna imparare, reagire, siamo tutti uniti. E’ chiaro che fa male ma tra un anno abbiamo un altro torneo, vogliamo crescere nonostante questa esperienza molto crudele. Vogliamo reagire per i nostri tifosi».

INFORTUNIO HAZARD – «Non lo so in questo momento, magari si tratta solo di un acciacco…».

PROSSIMI IMPEGNI – «E’ difficile, perché non abbiamo perso solo una gara. E’ come se avessimo perso due volte vista la prestazione nei primi 45 minuti. Forse non era rigore, il VAR con noi è stato piuttosto severo. Però dobbiamo pensare al Mondiale, sarà tra 13 mesi. Tra qualche giorno ci sarà la gara contro l’Italia e poi a novembre le sfide valide per la qualificazione al Mondiale. Bisogna farsi trovare sempre pronti».