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Non è più Domenico Berardi: l’attaccante è in crisi

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Il Sassuolo non sa più vincere e ha perso il suo miglior talento: Domenico Berardi. L’attaccante è in crisi e rischia di perdersi

«Da quando Baggio non gioca più non è più domenica» canta Cesare Cremonini. Prendendo in prestito la sua splendida canzone ed evitando inutili paragoni, potremmo dire: «Da quando Berardi non ‘gioca più’, non è più Domenico». Che fine ha fatto lo straordinario calciatore seguito da Manchester United e Juventus che metteva a ferro e fuoco i campi di Serie B e Serie A con i suoi incredibili tagli? L’attaccante, classe ’94 (è un bene ricordarlo) è finito in un vortice che sembra essere senza fine.

Domenico Berardi non segna, sbaglia i calci di rigore, ma soprattutto non incide. Il Sassuolo ha bisogno di lui ma il giocatore è assente. L’attaccante calabrese aveva realizzato 42 gol nei suoi primi 3 anni di professionismo (11 in Serie B, poi 16 e 15 in Serie A) e sembrava destinato a palcoscenici importanti. Mimmo era stato anche acquistato in comproprietà dalla Juventus e il salto in bianconero era solo questione di tempo ma quando la Vecchia Signora ha deciso di invitare Domenico al grande ballo, lui ha gentilmente declinato l’invito, preferendo restare al Sassuolo.

Non si trattò di un rifiuto alla Juventus, come hanno più volte sottolineato i neroverdi, ma di un gesto d’amore per il Sassuolo. A volte però troppo amore può far male, Quel bellissimo gesto rischia infatti di rovinare la carriera di Domenico Berardi. L’attaccante è fermo al palo ormai da 3 anni e iniziano a sorgere i primi dubbi sulla sua tenuta mentale. Mimmo, che aveva segnato 42 gol in 3 anni, ha realizzato 14 gol nelle ultime 3 stagioni in Serie A (al bottino vanno aggiunti 5 gol nei preliminari di Europa League e 1 in Coppa Italia) ed è in continua involuzione. Mimmo è un generoso, in campo si sacrifica spesso ma la sua generosità lo porta anche a voler strafare, come domenica scorsa, quando, già ammonito (44° cartellino giallo in quasi 5 anni di Serie A), ha commesso un brutto fallo nei confronti di Radu, rimediando il rosso diretto (quarta espulsione in A, è l’attaccante più espulso del campionato dal 2013-14, da quando il Sasol è in massima serie).

La crisi non è dovuta all’addio di Di Francesco perché Mimmo si è fermato da un paio di stagioni. Gli infortuni sicuramente hanno inciso tantissimo sul suo rendimento ma non possono bastare a trovare una giustificazione. In estate si è parlato di un interesse della Roma di EDF ma il Sassuolo ha sparato alto (si parla di una cifra superiore ai 40 milioni). La valutazione è dimezzata ma se Mimmo non darà una svolta non troverà un ‘grande’ acquirente pronto a dargli un’occasione in una grande squadra. Il tempo ancora c’è. Mimmo però deve darsi una mossa, non deve essere l’ennesimo talento sprecato. La svolta deve essere soprattutto mentale, altrimenti non sarà più domenica.