2014
Brasile 2014, guida alle dieci potenziali rivelazioni
Mancano poco più di ventiquattro ore al via di Brasile 2014, Mondiale che segue il rumoroso, sia per le snervanti vuvuzelas che per il disastroso cammino dell’Italia in versione Lippi II, Sudafrica 2010, e che presenta metastorie interessanti, il cui destino sarà deciso solo e soltanto dal rettangolo verde: dalla parabola albiceleste di Lionel Messi alla difficile riconferma del “Tiki-taka” della Roja del marchese Vicente Del Bosque passando per il risultato delle scelte del commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli, con il popolo diviso tra diffidenza e speranza. Ma ci sarà un altro di questi cordoni secondari da tenere sotto la lente di ingrandimento, quello che attrae maggiormente i direttori sportivi dei club e gli agenti FIFA: parliamo delle rivelazioni che presenterà Brasile 2014, ovvero quei calciatori che, perlopiù sconosciuti a livello internazionale, potrebbero manifestarsi come claque e scatenare delle sanguinarie aste di mercato. Qui di seguito vi indichiamo i dieci profili che potrebbero esplodere nella rassegna marchiata verdeoro.
ROSS BARKLEY/INGHILTERRA – Inserita nel gruppo D con Italia, Uruguay e Costa Rica, l’Inghilterra di Roy Hodgson è alla ricerca del salto di qualità tecnico, necessario per poter cercare di migliorare il deludente risultato di Sudafrica 2010 (ottavi di finale). Complici gli infortuni di Theo Walcott e di Andros Townsend, l’ex tecnico dell’Inter, noto più per le gag con Giacomo Poretti a Mai Dire Gol che per i successi ottenuti, sembra orientato a puntare sul classe 1993 Ross Barkley, fantasista in forza all’Everton di Roberto Martinez. Cresciuto nel vivaio dei Toffees, il ragazzo di Liverpool in questa ultima stagione di Premier League ha esibito potenzialità da campione, siglando sei reti in trentaquattro presenze e risultando uno dei calciatori tecnicamente migliori del campionato; tatticamente camaleontico, Barkley ricorda in alcune gesta il fuoriclasse francese Zinedine Zidane e Brasile 2014 potrebbe consacrarlo. Per altre informazioni si può chiedere all’estremo difensore del Manchester City e suo compagno di nazionale Joe Hart…
DEJAN LOVREN/CROAZIA – La partita che aprirà Brasile 2014 vedrà impegnata la formazione di casa guidata dal commissario tecnico Felipe Scolari e la Croazia di Niko Kovac, formazione che presenta ottime potenzialità tecniche e la tenacia tipica dei popoli slavi. Uno dei leader dei Vatreni è il centrale difensivo Dejan Lovren, classe 1989 in forza al Southampton: cresciuto nella Dinamo di Zagabria, il ragazzo di Zenica ha trascorso due stagioni nell’Inter Zapresic, dove è riuscito a sviluppare le doti da stopper, accompagnate da una formazione tecnica tipica dei centrocampisti. Nel gennaio del 2010 il Lione ha deciso di puntare su di lui, acquistandolo per circa 2,5 milioni di euro: nell’esperienza allo Stade De Gerland Lovren ha calcato palcoscenici importanti, attirando l’interesse di numerosi top club europei come Milan e Barcellona. La scorsa estate è stato però Mauricio Pochettino, manager del Southampton, a riuscire ad assicurarsi le prestazioni del difensore croato, facendone un punto di riferimento in chiave motivazionale ma anche tecnica; nelle trentuno presenze raccolte con i Saints, Lovren si è confermato su altissimi livelli ed il Mondiale potrebbe essere una vetrina ancora più importante nella quale poter fare la differenza. Neymar, Fred ed Hulk sicuramente non avranno vita facile, l’elegante difensore biancorosso è pronto ad innalzare il muro.
DALEY BLIND/OLANDA – Da anni il calcio olandese sforna calciatori di altissima qualità, perlopiù calciatori offensivi che fanno del gol e della giocata spettacolare la propria forza:basti pensare ai vari Robben, Sneijder e Van Persie. Brasile 2014 potrebbe presentare una nuova sfaccettatura della cantera Oranje, ovvero quella legata al settore difensivo: il massimo rappresentate della categoria è il laterale sinistro Daley Blind, classe 1990 in forza all’Ajax di De Boer. Nato e cresciuto calcisticamente con i Godenzonen e figlio d’arte dell’ex difensore Danny Blind, il versatile esterno olandese è uno di quei calciatori che potrebbero esplodere nel prossimo Mondiale, viste le sue potenzialità: tecnicamente perfetto e tatticamente saggio, Blind presenta una spiccata vocazione per le sortite offensive, folate che ricordano Andreas Brehme, leggenda dell’Inter. E sicuramente un ottimo Mondiale potrebbe consentirgli di ripercorrere la carriera del calciatore tedesco, le doti non mancano…
EDER ALVAREZ BALANTA/COLOMBIA – Jackson Martinez, James Rodriguez e Fredy Guarin sono soltanto alcuni degli ottimi calciatori compongono la rosa dei ventitre della Colombia guidata da Josè Nestor Pekerman, tra i quali spicca un talento in erba classe 1993: parliamo di Eder Alvarez Balanta, roccioso centrale difensivo in forza al River Plate. Cresciuto nella cantera del Millionarios, il ragazzo di Bogotà è riuscito a trovare spazio con la prima squadra grazie a Ramon Diaz, primo allenatore a puntare su di lui. Nell’ultima stagione Balanta ha raccolto trentatre presenze tra Premier Division e Copa Sudamericana, attirando l’interesse di diversi top club, tra cui quello di Roma e Fiorentina. Una delle sue caratteristiche migliori, oltre una prestanza fisica non indifferente, è la versatilità, visto che può giocare sia nella difesa a tre che nella difesa a quattro. Don Josè sembra deciso a puntare su di lui, Balanta vuole dimostrare di essere uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale: Brasile 2014 fornirà risposte importanti.
SEAD KOLASINAC/BOSNIA – Il popolo è in trepidante attesa in vista dell’esordio nel Mondiale dei ragazzi di Safet Susic, battesimo di fuoco visto che l’avversario sarà la ben più quotata Argentina guidata dal “Pachorra” Sabella, sebbene l’esito dell’incontro non sembra deciso in partenza: parliamo della Bosnia, formazione che potrebbe rivestire il ruolo di sorpresa di Brasile 2014. I valori tecnici sono di altissima caratura, basti pensare ai vari Dzeko, Pjanic e Spahic, anche se uno dei profili più accattivanti è quello del laterale difensivo Sead Kolasinac: classe 1993 di Karlsruhe, Kolasinac nell’ultima stagione con la casacca dello Schalke 04 ha espresso importanti qualità tecniche che ricordano Aleksander Kolarov. Il Pape, soprannome del commissario tecnico bosniaco, punta molto su di lui in vista della rassegna verdeoro, e non solo lui: il Manchester United è sulle sue tracce, ma al termine del Mondiale potrebbe non essere l’unico club a presentarsi alla porta dei Knappen.
VEDAN IBISEVIC/BOSNIA – Della formazione balcanica Kolasinac non è l’unico elemento da monitorare con attenzione: un altro calciatore che potrebbe rivelarsi un craque è il centravanti Vedan Ibisevic; trentenne di Vlasenica, l’attaccante dello Stoccarda si presenta a Brasile 2014 con un ruolino di otto reti siglate nelle qualificazioni e con la consapevolezza che potrebbe essere l’ultima occasione per mettere in vetrina le sue caratteristiche: forza fisica, senso del gol e personalità da leader. Roma e Lazio nelle scorse settimane lo hanno monitorato da vicino, l’ultimo treno passa da Rio De Janeiro: riuscirà il bomber d’area a prenderlo? In attesa di un verdetto, rinfreschiamoci la memoria con qualche sua prodezza.
FELIPE CAICEDO/ECUADOR – A guidare l’attacco dell’Ecuador di Reinaldo Rueda nel prossimo Mondiale sarà Felipe Salvador Caicedo Corozo, bomber classe 1988; il ragazzo di Guayaquil ha alle spalle una carriera sicuramente originale: tesserato a 17 anni dal Basilea, Caicedo viene prelevato nell’estate del 2008 dal Manchester City, dove raccoglie ventisette presenze con quattro reti all’attivo; nelle stagioni seguenti viene ceduto a titolo temporaneo a Sporting Lisbona, Malaga e Levante, prima di passare nell’estate del 2011 alla Lokomotiv di Mosca. Con i eleznodoroniki, l’ecuadoriano ha messo in evidenza le sue ottime potenzialità, attirando l’interesse di Borussia Dortmund, Lazio ed Espanyol: ma nonostante il calibro di queste formazioni, Caicedo lo scorso gennaio è passato all’Al Jazeera, club militante i UAE Arabian Gulf League. “Felipao” è un classico centravanti boa vecchio stampo, dotato inoltre di un’ottima tecnica individuale: a Brasile 2014 potrebbe essere una delle rivelazioni del torneo, avvicinando così un ritorno in un campionato ben più competitivo di quello degli Emirati Arabi Uniti, con tutto il rispetto.
RICARDO RODRIGUEZ/SVIZZERA – Stile simile a quello dell’attore americano Johnny Depp, piede raffinato alla David Beckham e corsa da maratoneta: stiamo parlando di Ricardo Rodriguez, laterale sinistro della Svizzera di Ottmar Hitzfeld. Classe 1992, Rodriguez è cresciuto nel vivaio dello Zurigo, squadra della sua città natale, dove evidenzia delle qualità importanti, che portano nel gennaio del 2012 il Wolfsburg ad investire 7,5 milioni di euro per il suo cartellino. Anche in Bundesliga il calciatore svizzero riesce a raccogliere ottime prestazioni, che convincono il commissario tecnico della nazionale elvetica a puntare su di lui al posto dell’esperto Reto Ziegler. Il suo nome è uno di quelli più chiacchierati in ottica della sessione estiva, con l’Inter di Walter Mazzarri pronta a sferrare l’assalto. La sua versatilità in entrambe le fasi di gioco potrebbe risultare fondamentale in vista della competizione in terra sudamericana, c’è da scommettere su di lui in qualità di rivelazione, garantito.
ALEXANDER KOKORIN/RUSSIA – Nella scorsa estate il suo commissario tecnico Fabio Capello lo consigliò alla Roma, affermando che il suo potenziale disponeva di grandissimi margini di crescita, e non si sbagliò: parliamo di Aleksandar Kokorin, centravanti della Dinamo Mosca e della Russia guidata dal tecnico friulano. In questa stagione di Premier Division il classe 1992 ha raccolto dieci reti in ventidue presenze, convincendo “Don Fabio” ad affidargli le chiavi dell’attacco russo in vista del Mondiale, relegando in panchina il prestante Bukharov. Dall’atteggianto un po’ “veneziano” e dalla visione di gioco futuristica, il nome di Kokorin è sicuramente da annoverare nell’elenco dei calciatori più interessanti da osservare.
MATTEO DARMIAN/ITALIA – Chiudiamo questa lista di potenziali rivelazioni con un calciatore italiano, un giovane che si sta guadagnando numerosi complimenti:
Marchisio – «Darmian? Mi ha colpito molto, ha ottima personalità, non essendo mai stato convocato nelle qualificazioni e nella prima gara da titolare ha fatto molto bene. Vedremo le scelte del commissario tecnico, un ottimo giocatore per noi».
Prandelli – «Darmian, è arrivato in sordina e sta conquistando tutti».
Cosmi – «Io sarei strafelice di vedere Darmian titolare o protagonista. Darmian è un ragazzo straordinario, è un uomo vero e è arrivato a certi livelli per affrontare questa avventura. Ha una gran qualità e ha una sua maniera di interpretare il calcio».
Sì, si tratta di Matteo Darmian, laterale in forza al Torino di Giampiero Ventura. Classe 1989 di Legnano, Darmian è cresciuto nel settore giovanile del Milan, collezionando in seguito le esperienza di Palermo e Padova prima arrivare in granata. All’Olimpico il giovane esterno destro riesce ad imporsi grazie soprattutto al lavoro del tecnico Ventura, che lo rende uno dei punti di forza dell’undici piemontese. Nell’ultima fantastica stagione del Torino, culminata con la qualificazione in Europa League, Darmian ha espresso tutto il suo potenziale, attirando l’inevitabile interesse di numerosi top club: Juventus, Milan ma non solo. Tecnica sopraffina e grande corsa sono soltanto due delle caratteristiche migliori del suo gioco, ed anche Prandelli sembra orientato a puntare su di lui in vista di Brasile 2014: nella prima amichevole da titolare contro l’Irlanda sfodera una prestazione perfetta, nella quale si denota una forte personalità, necessaria in una competizione come il Mondiale. Dopo quello vissuto in Serie A, Darmian potrebbe essere protagonista di un nuovo exploit, in terra verdeoro questa volta, di fronte al mondo. Sia Darmian, che Cesare Prandelli ed il popolo italiano se lo augurano. Non è così impossibile tal destino viste certe gesta…